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Ospedale Lotti di Pontedera: bilancio positivo e attività in crescita

L’ospedale di Pontedera anche nel 2023 ha raggiunto ottimi risultati dal punto di vista dell’attività clinica, chirurgica e assistenziale. Dati confermati anche dalle risposte degli utenti che hanno partecipato all’indagine (Prems) seguita dalla Scuola Superiore Sant’Anna. Un ospedale, quindi, efficiente che assicura buone cure senza trascurare l’appropriatezza delle prestazioni sia chirurgiche, sia mediche.

Il Lotti, inoltre, è interessato ad una profonda trasformazione anche dal punto di vista strutturale con l’avvio, entro breve, della nuova dialisi, la ristrutturazione del pronto soccorso e del padiglione F.

Pronto soccorso. Gli accessi al pronto soccorso continuano a rimanere molto alti (52.116) mentre sono stati 5355 i ricoveri, una percentuale di circa il 10% che rientra nei parametri del buon funzionamento del pronto soccorso. Importante il dato sull’attesa del ricovero: il 90,8% dei pazienti viene ricoverato entro 8 ore dall’accesso. Inoltre, dal dicembre 2023 è stata istituita PICU, unità operativa semplice all’interno Medicina Interna (presa in carico precoce) dotata di 10 posti letto e, da febbraio, sono operativi 4 nuovi posti letto di admission room” che facilita ulteriormente il percorso del ricovero.

Risultati dell’attività chirurgica. Il primo dato importante riguarda l’occupazione delle sale operatorie che è passato dall’ 77% del 2020 all’83% del 2023 con 3.928 interventi (2934 ordinari e 994 in urgenza), contro i 3.688 del 2019 epoca pre covid (+ 3%) e i 3246 del 2022 (+14%), raggiungendo così il target regionale.

La chirurgia generale è passata da 1.149 interventi nel 2022 a 1.194 nel 2023 (+4%); la chirurgia senologia rispetto al 2019 ha fatto un passo in avanti del 49% (2019 – 188 interventi/ 2013 – 281; nel 2022 erano stati 229 + 23%); mentre la chirurgia tiroidea ha addirittura raggiunto un + 198%  nel 2023, rispetto all’anno precedente; anche la ginecologia e ostetricia ha registrato un aumento del +4% (333 interventi nel 2023 contro i 3211 del 2022), idem per quanto riguarda l’ortopedia (+20% – 1264  nel 2023 – 1053 nel 2022); buoni i risultati anche per otorinolaringoiatria e oculistica rispettivamente +42% e + 26%.

Agli interventi di chirurgia generale si aggiungono gli interventi chirurgici ambulatoriali che nel 2023 sono arrivati a 5.340 (anestesia e rianimazione (51); chirurgia generale (362), dermatologia (526), oculistica (3431), ortopedia (462), otorinolaringoiatria (316), senologia (33), urologia (159), cardiologia (63).

Ostetricia e Ginecologia: Il reparto ha ottenuto uno dei migliori risultati in Toscana sulla percentuale di tagli cesarei (17,4%), la media della ASL Toscana nord ovest è del 24,8%.

Dipartimento medico. Il dipartimento medico racchiude molte specialistiche che vanno dalla pneumologia, alla neurologia (6133 visite con relativa presa in carico, solamente per il parkinson sono 1448 le persone visitate), alla cardiologia (368 ricoveri) è un punto di riferimento importante per lo scompenso cardiaco e per le patologie più comuni).

 Veniamo ora al parere che i pazienti ricoverati hanno dell’assistenza, parametro che viene misurato attraverso l’indagine di soddisfazione PREMs (Patient Reported Experience Measures) della Scuola Superiore Sant’Anna. A Pontedera l’adesione è dell’86% (+38%rispetto al 2022) contro una media aziendale dell’80%. La maggior adesione è stata registrata in oncologia (95%); complessivamente il 63,60 % dei pazienti dimessi che hanno aderito all’indagine reputa ottima l’assistenza; il 28,22% buona e il 5,21% sufficiente.

Inoltre anche il Lotti ha sviluppato, come altri ospedali dell’ASL Toscana nord ovest (Livorno, Versilia e Massa e Lucca), il programma PASS con professionisti formati per venire incontro alle diverse esigenze delle persone con disabilità, che possono essere di vario tipo: logistico, organizzativo ed assistenziale e richiedono risposte specifiche per assicurare una presa in cura adeguata, cercando  

di eliminare tutte le barriere, fisiche e culturali, affinché l’accesso ai servizi sanitari sia, di fatto, possibile per tutti (nel 2023 sono stati segnalati 106 pazienti con bisogni speciali).