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Parcheggio al teatro di Calambrone: il punto di vista de La Città delle Persone

Di seguito il comunicato stampa del coordinatore del Progetto civico e progressista e capogruppo del La città delle persone Paolo Martinelli in merito al progetto di parcheggio nell’area verde intorno al teatro di Calambrone.

“Intorno al teatro di Calambrone c’è una grande area verde e la giunta Conti ci vuole fare un parcheggio, seppur temporaneo.
Trasformare aree a verde rendendole fruibili alle auto sembra essere l’unica soluzione per la giunta per rispondere ad un problema reale di mobilità del periodo estivo”. Lo dichiara, in una nota, il coordinatore del Progetto civico e progressista e capogruppo de La città delle persone Paolo Martinelli, che prosegue: “Il problema dei parcheggi esiste, ma è incredibile come, ogni volta, l’amministrazione si accanisca su aree verdi e spazi che dovrebbero semmai essere valorizzati e riqualificati da un punto di vista culturale e aggregativo. Il teatro di Calambrone e quell’area sono emblema di luoghi abbandonati, che faticano a decollare perché scontano delle oggettive complessità, su cui è necessario compiere una vera azione di rigenerazione urbana, che non può partire certo da un parcheggio, dall’aumento del traffico e dell’inquinamento. Va ricordato, infatti, che sul teatro sono già attivi finanziamenti, ma non si trova un gestore a causa della difficile sostenibilità economica. Ecco, allora, che la priorità sarebbe un’azione di programmazione turistica e culturale per rendere quell’area appetibile e la progettazione di un collegamento pedonale e ciclabile con Eliopoli, valorizzando l’area verde come spazio attrezzato per abitanti e turisti. Altrimenti, si fa un parcheggio solo come valvola di scarico del traffico e della sosta, scollegato da qualsiasi funzione positiva di rilancio della zona. L’entrata e l’uscita al parcheggio su via De André, infatti, aumenterà le congestioni di traffico con relativi impatti negativi sulla cittadinanza in termini di emissioni sonore ed inquinanti.
Voglio poi sottolineare – prosegue Martinelli – l’uso strumentale in questo caso della procedura, consentendo usi temporanei per la realizzazione di aree di sosta al fine di attivare processi di rigenerazione urbana e di riqualificazione di aree urbane degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi. È chiaro a tutti che un parcheggio, seppur temporaneo, una volta realizzato diventerà attrattore di traffico e, reso abituale per le consuetudini, troverà resistenze a riassumere la funzione di area verde. Crediamo che sarebbe molto più sensato utilizzare quei margini di utilizzo provvisorio per sperimentare iniziative e funzioni di valore sociale, aggregativo e culturale che provino a vitalizzare almeno nel periodo estivo l’area. L’area verde intorno al teatro di Calambrone potrebbe essere attrezzata con arredo panchine, giochi bambini, fitness, nuove idonee piantumazioni, area sgambatura per cani. Interventi che andrebbero a sopperire alla totale mancanza di uno spazio di aggregazione e di ritrovo nel punto col maggior numero di residenti di Calambrone” conclude Martinelli.