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Domani alla Domus Mazziniana la presentazione del libro di Paolo Bagnoli, “Il lungo filo nero del populismo”

Martedì 21 maggio alle ore 17:30, presso la Domus Mazziniana, via M. D’Azeglio, 14, Paolo
Bagnoli presenta il suo libro ‘Il lungo filo nero del populismo’. L’incontro sarà introdotto dal
professor Pietro Finelli, direttore e coordinatore dell’attività scientifica, didattica e di ricerca
dell’Istituto storico nazionale Domus Mazziniana, e coordinato dal professor Romano Paolo
Coppini, già docente di Storia contemporanea presso l’Università di Pisa. L’ingresso è libero.
L’autore
Paolo Bagnoli, è professore ordinario di Storia delle dottrine politiche, ha insegnato presso
l’Università Bocconi di Milano e presso la seconda Facoltà di Lettere dell’Università di Siena con
sede in Arezzo. Ha esercitato la professione giornalistica e collabora regolarmente a riviste di
tipo scientifico e culturale e con Università straniere. Collabora ed è membro di molte riviste
storiche. È stato direttore della Fondazione Primo Conti di Fiesole, del Gabinetto Vieusseux di
Firenze e dell’Istituto storico della Resistenza in Toscana di Firenze. Attualmente è direttore
della Rivista Storica del Socialismo.
Il libro
La conquista del governo da parte della destra rappresenta il punto di arrivo del populismo
iniziato con la scomparsa dei partiti storici della democrazia italiana e l’avvento al potere di
Silvio Berlusconi cui segue l’inconsistenza dell’esperienza dell’Ulivo, la debolezza genetica del
Partito democratico, la stagione del renzismo e l’affermazione del grillismo. Si apre, così, un
processo decoattivo della democrazia costituzionale fino al governo di una forza con le radici
nel neofascismo salotino e in una Lega sempre più attratta dalla destra antieuropeista,
filonazista e filoputinista del continente. In tale scenario è del tutto assente la sinistra e non si
colgono nemmeno i segnali di una sua rinascita. Nel libro, attraverso la lente della critica
politica, vengono presi in esame i problemi connessi alla crisi della democrazia italiana e ai
rischi che corre la Repubblica nata dalla Resistenza che ha nei valori dell’antifascismo i suoi
pilastri storici. Il volume è impreziosito da una curata prefazione di Marco Cianca, giornalista e
articolista del Corriere della Sera.