Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
È aperta al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi, e visitabile fino al 30 settembre, la mostra Passa il Giro. Immagini e racconti di biciclette, curata da Alessandro Tosi, un omaggio al Giro d’Italia e alle tante storie che questo ha raccontato e continua a raccontare, in attesa dell’arrivo a Pisa della tappa a cronometro della corsa rosa, programmata per il prossimo 20 maggio.
«Siamo partiti da una frase semplice, ma carica di emozione – spiega Alessandro Tosi, direttore del Museo della Grafica – “Passa il Giro”, un’espressione che segna l’arrivo di un appuntamento capace di evocare ricordi, suggestioni, immagini che restano nel cuore. Da qui nasce il nostro racconto: un percorso che parte dalla bicicletta e dalla sua storia, attraverso oggetti, immagini e testimonianze, narriamo l’evoluzione della bicicletta e il suo ingresso nell’immaginario collettivo: un mezzo che ha ispirato artisti, scrittori e poeti. Un viaggio che ci conduce fino al presente, tra sport, gioco e competizioni leggendarie come il Giro d’Italia».
«A un mese esatto dall’arrivo del Giro d’Italia – dichiara l’assessore allo sport Frida Scarpa – apriamo il calendario degli eventi con una mostra che unisce cultura e sport. Il Giro non è solo una competizione sportiva: è memoria collettiva, una narrazione del nostro Paese che si intreccia con i luoghi e le persone. La mostra allestita al Museo della Grafica ci accompagna in questo viaggio attraverso immagini, cimeli e oggetti che rievocano la storia della bicicletta e del Giro. Un omaggio a uno strumento semplice ma rivoluzionario, che tutti abbiamo usato almeno una volta: per gioco, per spostarci, per stare insieme. Un’occasione per riscoprire, attraverso l’arte e la memoria, il legame profondo tra sport e vita quotidiana».
Tra le sale di Palazzo Lanfranchi è possibile ammirare non solo una galleria di opere e testimonianze legate all’evento sportivo forse più seguito e amato, ma soprattutto un inatteso e affascinante percorso sulla storia della bicicletta attraverso stampe, disegni, sculture, manifesti, fotografie e modelli storici.
«Questa mostra – sottolinea Elena Del Rosso, presidente del Museo della Grafica – è un viaggio affascinante attraverso oggetti rari e cimeli unici che raccontano la storia della bicicletta. Abbiamo raccolto modelli straordinari di biciclette e velocipedi, risalenti a un’epoca in cui il mezzo non era ancora chiamato “bicicletta” come lo conosciamo oggi. Il percorso espositivo è arricchito da testimonianze artistiche e opere di incisori e pittori che hanno saputo descrivere il fascino di questo strumento, primo tra tutti lo storico incisore pisano Viviani, che attraverso le sue creazioni ha immortalato la bicicletta come presenza viva nella quotidianità delle persone e della nostra città».
Tra le sorprese della mostra, da segnalare la spettacolare selezione di modelli provenienti dal Museo del Sidecar di Cingoli che parte dalla “Draisina” del 1817 per arrivare ai modelli di fine secolo, presentando in prima mondiale il “bicicletto” inventato dal torinese Emilio Varengo nel 1871 che anticipa di qualche anno la moderna bicicletta brevettata dell’inglese Lawson.
La bicicletta è uno dei motivi privilegiati dagli artisti del ‘900, come documentano le opere di Luigi Bartolini, il pittore e incisore marchigiano che nel 1946 pubblica il romanzo Ladri di biciclette da cui è tratto il soggetto del celebre film di Vittorio De Sica (1948), del grande pisano Giuseppe Viviani con i suoi stralunati gelatai o di Tono Zancanaro. Da ammirare le visioni di Giuseppe Da Valle, i segni di Guido Strazza e i sogni di Mario Fallini, gli splendidi ciclisti scolpiti da Ugo Guidi o quelli immaginati da Dilvo Lotti e da Antonio Possenti. E’ una strepitosa galleria che si arricchisce delle opere di Furio De Denaro, Pietro Diana, Federica Fiorenzani, Renzo Galardini, Marta Gierut, Paolo Grigò, Giovanni Lamberti, Marco Lodola, Raffaello Margheri, Alberico Morena, Giovanni Possenti, Giancarlo Soldi. Non solo, ma la mostra propone ancora una suggestiva serie di fotografie, alcuni splendidi manifesti storici e originali istallazioni per rivivere le storie di campioni e campionesse, di eroi ed eroine, da Alfonsina Strada, a Fausto Coppi, Gino Bartali, Francesco Moser, Marco Pantani, Paolo Bettini, Fabiana Luperini.
«Questo evento rappresenta il primo di una serie di iniziative promosse dall’Università di Pisa in occasione del Giro d’Italia – ha dichiarato Marco Macchia, delegato per i rapporti con il territorio dell’Università di Pisa. In questo caso, si tratta di una bellissima mostra dedicata alla bicicletta, allestita presso il Museo della Grafica, allestita presso il Museo della Grafica e curata dal suo direttore, il Prof. Alessandro Tosi. Il Museo che fa parte del Sistema Museale di Ateneo, è una realtà condivisa tra l’Università di Pisa e il Comune di Pisa..L’Ateneo si sente fortemente coinvolto in questa manifestazione, sia perché consente di valorizzare a livello mondiale una peculiarità della città di Pisa, ovvero il suo essere “Pisa città universitaria”, sia per promuovere i valori dello sport — tra cui quello culturale — in cui crede profondamente».
La mostra sarà aperta tutti i giorni, compresi Pasqua e Lunedì dell’Angelo, con i seguenti orari: lunedì, dalle ore 9:00-13:00; da martedì a venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 19:00; sabato, domenica e festivi dalle ore 15:00 alle ore 19:00.
Biglietti
Intero: 5,00 €
Ridotto: 3,00 € (bambini di età compresa fra i 6 e i 12 anni; iscritti FAI)
Mostra a cura di:
Alessandro Tosi
Comitato organizzativo:
Sabrina Balestri, Maria Cioni, Alice Tavoni
Laboratori didattici:
Valentina Grasso, Fabiana Fiorelli
Fotografie:
Simona Bellandi
Allestimento e grafica:
Acme04
Realizzata dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) con la collaborazione e il patrocinio di:
Museo del Sidecar
Museo Galileo
Museo Ugo Guidi
Fondazione Ragghianti
Teatro Verdi di Pisa
Museo dei Bozzetti
Pedale Rosso
Regione Toscana
Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pisa