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Cascina, Valori ed impegno civico critica l’amministrazione comunale sull’ambiente

L’Amministrazione comunale di Cascina, guidata dal Partito Democratico, conferma ancora una volta una visione miope e dannosa per l’ambiente e per la qualità della vita dei cittadini, scegliendo di tutelare gli interessi del gestore della discarica piuttosto che quelli della comunità locale – denuncia Dario Rollo, capogruppo di Valori e Impegno Civico. La delibera della Giunta Regionale, datata 5 maggio 2025, che esprime parere positivo di compatibilità ambientale per il progetto di ampliamento della discarica di Gello, certifica come l’obiettivo del PD non sia quello di ridurre l’impatto della discarica, ma di prolungarne la vita per decenni. Durante le ultime conferenze dei servizi, il Comune ha addirittura rinunciato alla prescrizione che prevedeva la piantumazione di alberature in corrispondenza dell’ampliamento della discarica (Lotto 5), chiedendo che gli interventi vengano spostati altrove sul territorio comunale. Una decisione che svuota di significato quelle misure, pensate per mitigare gli impatti ambientali localizzati, non per compensazioni generiche in altre zone. Ma c’è di peggio. Molte altre alberature erano già previste nel 2021 per l’ampliamento del Lotto 4 e costituivano una precisa prescrizione deliberativa. Mai realizzate: le aree interessate sono private e, in parte, saranno occupate da un impianto fotovoltaico. Non è mai arrivata alcuna autorizzazione per procedere alla piantumazione. Si tratta a tutti gli effetti di una violazione dell’autorizzazione vigente e, visto il carattere sostanziale della modifica, è evidente che la questione debba tornare in consiglio comunale per un nuovo esame e approvazione nonché modifica dell’autorizzazione regionale. Intanto, il progetto per il Lotto 5 prevede lo stoccaggio di oltre 3.200.000 tonnellate di rifiuti speciali, assicurando attività alla discarica almeno fino al 2042, con ulteriori cinque anni per le operazioni di chiusura e copertura. Uno scenario che ricalca quanto già visto con il Lotto 3: là dove si prometteva la chiusura, si sono ottenute proroghe, deroghe e nuovi ampliamenti, spostando sempre più in là l’orizzonte della chiusura – che oggi rischia realisticamente di superare il 2050. Difendere l’ambiente significa anche e soprattutto difendere chi vive quotidianamente accanto a quell’impianto, sopportandone da anni le conseguenze. Tra queste, una delle più gravi e persistenti è l’inquinamento odorigeno. Eppure, nei documenti ufficiali si parla solo di “controlli trimestrali da parte degli enti preposti” – gli stessi che non rilevano mai nulla, anche quando i miasmi sono evidenti e insostenibili, soprattutto d’estate.

Il nostro gruppo aveva presentato una mozione concreta in consiglio comunale per l’installazione di centraline di rilevamento odori nei pressi della discarica, capaci di monitorare in modo continuo e trasparente la qualità dell’aria. Una proposta di buon senso, respinta dalla maggioranza, a dimostrazione che la salute dei cittadini non è in cima alla lista delle priorità di chi governa Cascina.

E mentre tutto questo accade, colpisce il silenzio di quelle associazioni ambientaliste e dei partiti che si autodefiniscono “green”, sempre pronti a mobilitarsi con slogan e bandiere, ma stranamente muti quando si tratta di un’amministrazione politicamente amica. L’onestà intellettuale e la coerenza non sono valori per tutti. Difendere l’ambiente vuol dire esporsi sempre, anche quando è politicamente scomodo.

I cittadini di Cascina meritano trasparenza, responsabilità e un’amministrazione che tuteli davvero il loro futuro. E invece, per ora, continueranno a respirare ciò che nessuno vuol vedere – né tantomeno sentire.