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Pisa non dimentica Gian Paolo Gamerra, ieri mattina le celebrazioni con il sindaco Michele Conti

Si è tenuta ieri mattina, lunedì 29 ottobre alle ore 10.30 nello spiazzo di fronte al cimitero di Riglione, la cerimonia in memoria del Maggiore Gian Paolo Gamerra trucidato dai nazisti il giorno dopo l’armistizio, il 9 settembre 1943, nelle vicinanze di Stagno e insignito della Medaglia d’oro al valore militare. Alla cerimonia hanno preso parte il Sindaco Michele Conti; il Comandante del centro si addestramento Paracadutismo Alessandro Borghesi; il presidente del comitato provinciale ANPI Bruno Possenti. A coordinare gli interventi, Riccardo Buscemi, presidente del A.N.ART.I. sezione di Pisa “Nicola Ciardelli”. Presenti inoltre gli studenti e le studentesse dell’Istituto comprensivo “Gian Paolo Gamerra” di Putignano.

Michele Conti, dopo aver deposto una corona, ha ricordato il sacrificio dell’ufficiale in carriera:

Non può essere taciuto il grande valore di Gamerra e degli altri 8 militari che insieme morirono a Tombolo, alle porte di Pisa, il 9 settembre 1943, quindi il giorno dopo l’Armistizio, rimanendo fedeli al giuramento di fedeltà fatto alla Patria. Rimasero fedeli, mentre altri militari si diedero alla macchia, altri non rispettarono quel giuramento e si schierarono altrove. Gamerra è l’esempio di cosa vuol dire fare il proprio dovere fino in fondo, senza tenere in considerazione del proprio tornaconto. Per queste motivazioni la città di Pisa continua a rendergli onore, fin da quando volle ricordare il suo sacrificio facendo erigere una statua di fronte al cimitero di Riglione, dov’è ancora sepolto.

E’ un dovere per le Istituzioni mostrare riconoscenza con le parole, con le cerimonie, con gli atti di forte valore simbolico ma anche, lasciate che lo dica, con comportamenti coerenti e conseguenti.

Per questo sono importanti le cerimonie come quella di oggi: ringrazio tutte le autorità civili e militari presenti;  tutti abbiamo chiaro l’impegno comune cui volgere le nostre forze, verso la pace ed il superamento dei conflitti per guardare con fiducia al futuro, con la memoria di tutti i soldati italiani caduti per la Patria viva nella mente e nel cuore”.