Libreria Roma di Pontedera, questo pomeriggio presentazione del libro di Giovanni Abbate “Luminol”

Proseguono gli appuntamenti che la Libreria Roma dedica ai propri lettori presentando i testi direttamente con lo scrittore, oggi alle 17.30 sarà la volta di Giovanni Abbate con la sua nuova creazione che si intitola “Luminol”:

Giovanni Abbate è nato a Sessa Aurunca, 1963. Dal 2002 vive e lavora a Firenze. Nel corso degli anni, i suoi testi sono apparsi su varie antologie (Primo Levi à l’oeuvre: La réception de l’oeuvre de Primo Levi dans le monde, a cura di Philippe Mesnard e Yannis anassekos; No Job: visioni del Paese irreale, a cura di E. Armiento e A. Taravella; Affluenti: nuova poesia fiorentina, a cura di Edoardo Olmi e Marco Incardona). Ha pubblicato: Formicaio barocco (2004), Il venditore di suoni tattili (2007), Vocianti (2010).

Un libro denso e un poeta dall’inestinguibile ricerca e purezza linguistica, incapace di facili compromessi, che con questa sua raccolta raggiunge probabilmente il vertice della sua produzione letteraria.
A parlarne con l’autore saranno i poeti Marco Incardona e Italo Zingoni, uno dei principali animatori del gruppo poetico “Burrasca di colori e parole” attiva a Montopoli V.no e in tutta l’area pisana.
Soprattutto però, portate le vostre poesie, perché a fine presentazione la lettura sarà libera e potremo conoscerci nel migliore dei modi possibili, ovvero in poesia…
Luminol giunge dopo quasi otto anni dall’ultima pubblicazione. Si compone di quattro sezioni: Luminol, che dà anche il titolo all’intera raccolta, è più filosofica, quella che va a circumnavigare intorno all’Essere e al suo agire, per mezzo di una efficace lente investigativa, rappresentata dalla poesia. Limes, è la sezione di più stretta attualità. Essa pone in risalto, in tutti i suoi aspetti, il fenomeno sociale della migrazione dai Paesi del terzo mondo: fenomeno storico e ineludibile che investe e investirà l’Occidente tutto e la sua cultura. Stanze carsiche, invece, è una sezione più prettamente autobiografica: per la prima volta, nel suo svolgersi poetico, a essere messo in risalto è l’autore stesso, per mezzo dei suoi pensieri, dei suoi ricordi, delle sue speranze. Stagionatura, la quale si compone di sole quattro immagini poetiche a guisa di haiku, che suggerirebbero le quattro stagioni della vita: infanzia, giovinezza, maturità, vecchiaia.