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Tuttocuoio, un anno dai due volti

Mancano ormai poche ore alla fine del 2018, che per il Tuttocuoio ha regalato molte sofferenze e difficoltà nella prima parte, e poi soddisfazioni e una presenza continua nelle parti alte della classifica facendo rivivere gioie ormai sopite ai propri tifosi. La prima parte come detto ha visto i neroverdi lottare strenuamente per ottenere la salvezza; a riguardo dopo l’ottimo pareggio conseguito a Rimini, la squadra va in “rottura prolungata” scivolando in zona retrocessione. I rapporti fra la presidentessa Paola Coia e il tecnico Davide Mezzanotti cominciano ad incrinarsi, tanto che la posizione del tecnico rimane critica in un paio di circostanze. Il massimo dirigente neroverde ne prova di tutti i colori per evitare la retrocessione ricorrendo a mettere fuori rosa anche alcuni giocatori. Gli ultimi mesi della stagione sono altalenanti, ad aprile i neroverdi sono sul punto di ottenere la salvezza matematica ma 1 punto nelle ultime gare interne rimanda il verdetto alla trasferta di Correggio del 6 maggio contro una squadra in cerca di una vittoria per evitare la retrocessione diretta. 90′ minuti drammatici nei quali i pontaegolesi conquistano i tre punti, con un gol di Chiti proprio a quattro minuti dal termine.

A quel punto la presidentessa Paola Coia da vita ad una sorta di rivoluzione: come previsto c’è la separazione con il tecnico Davide Mezzanotti, viene promosso al suo posto Simone Masini – che appende le scarpette al chiodo- e intraprende la carriera di tecnico. Arrivano elementi esperti come Guidelli, Cascone e Di Paola oltre a giocatori interessanti come il portiere Lombardi, e l’attaccante Bellante. La squadra mostra la sua brillantezza nel pre-campionato dando filo da torcere ad avversari di categoria come Pontedera e Pistoiese. Superando – seppur dopo i rigori- i primi due turni di Coppa Italia. L’inizio di campionato è al fulmicotone e attraverso un incredibile filotto di successi guadagna ben cinque punti di vantaggio sulla seconda. Le sconfitte contro Seravezza e Cannara, mostrano le difficoltà di un girone equilibratissimo. Arriva il sorpasso del Ghiviborgo, la squadra fra alti e bassi comunque chiude al secondo posto il girone d’andata.

Il corposo calciomercato in entrata condotto dalla società rivela la volontà di lottare fino alla fine per la vittoria del campionato; un obiettivo da raggiungere a tappe; la prima di essi il raggiungimento della fatidica quota 40, ovvero la matematica salvezza, primo traguardo da raggiungere per poi alzare progressivamente l’asticella. In ogni caso da parte di tutti c’è la volontà di tornare a primeggiare, la presidentessa Paola Coia ha una mentalità vincente e Ponte a Egola vuol cancellare tre stagioni, che avevano rischiato di cancellare tutto quello di buono costruito negli anni precedenti. Saranno cinque mesi di battaglie, dove ogni partita potrebbe alterare gli equilibri: cercare la fuga decisiva o rischiare di essere staccati, in definitiva come una tappa alpina del giro d’italia di ciclismo.