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Shoah, le parole del sindaco Conti: “Sta alle istituzioni mantenere viva la memoria”

Mi auguro che il grave incidente avvenuto martedì 29 gennaio non succeda mai più. Il Consiglio Comunale di Pisa intende rendere omaggio e ricordare una vicenda che nel nostro Paese prese il via con le leggi razziali e finì nel 1945. Quel periodo drammatico e tragico è un pezzo di storia il cui ricordo deve essere continuamente ravvivato, soprattutto in un momento in cui i testimoni che vissero sulla propria pelle quella vicenda sono sempre meno per motivi anagrafici”.

“Sta alle Istituzioni mantenere viva la memoria. E sta anche e soprattutto al Comune di Pisa, considerato che proprio a San Rossore vennero firmate dal Re quelle leggi razziali. Pertanto, qui dentro certi fenomeni non possono avvenire. Proprio mercoledì 30 gennaio, con un articolato programma per il Giorno della Memoria è stata celebrata la ricorrenza con un momento importante in Sala delle Baleari”.

“Da questo grave episodio dobbiamo uscire più rafforzati e continuare a ricordare gli avvenimenti gravissimi successi in quegli anni che toccarono anche famiglie pisane, ebree e non. Solo all’interno della città sono accaduti fenomeni così gravi che basta scavare dentro la memoria delle nostre famiglie per conoscerli”.

Le istituzioni meritano rispetto e attenzione. Oggi dobbiamo ricordare e avere un atteggiamento attento a questa storia come fosse avvenuta ieri, perché è alla base della Repubblica Italiana. Chiedo a tutti di mantenere alta l’attenzione su questa vicenda”.

L’episodio censurato dalle parole del Sindaco è relativo al comportamento del consigliere Manuel Laurora che non si era alzato in piedi durante il minuto di silenzio in ricordo delle vittime della Shoah. Il Sindaco Michele Conti, alla fine dell’intervento, ha chiesto l’allontanamento dall’aula del consigliere. Il Presidente del Consiglio Alessandro Gennai, applicando l’art. 32 del Regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale di Pisa, sentiti l’ufficio di presidenza e la conferenza dei capigruppo ne ha disposto l’allontanamento, avendo tali autorità configurato a carico del consigliere Laurora un comportamento altamente lesivo della dignità dell’istituzione.