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Caritas Pisa: furto al Centro d’Ascolto di via delle Sette Vite. Trafugati oggetti di poco valore

Furto durante le festività pasquali al centro d’ascolto della Caritas diocesana di via delle Sette Volte. I malintenzionati sono entrati nella struttura dal retro, scavalcando il muro di recinzione che dà su Piazza Tristano Bolelli (sul retro della Chiesa dei Cavalieri) e si sono introdotti negli uffici da una piccola finestra al di sopra di una porta d’ingresso inserendosi fra le sbarre di ferro a protezione della finestra (tutte le porte di accesso sono alla struttura sono state trovate chiuse). Da qui, dopo aver messo a soqquadro gli spazi del centro d’ascolto, da una porta interna hanno raggiunto anche la sede di “Fili d’Arte”, il laboratorio sociale specializzato in lavori di maglieria, tessitura e patchwork gestito dalla cooperativa Aforisma e ospitato nei locali dell’Arcidiocesi attigui al Centro d’Ascolto, in cui svolgono attività soggetti fragili con problematiche psichiatriche.

A rendersi contro del furto, avvenuto verosimilmente nei giorni a cavallo fra la vigilia di Pasqua e il giorno di Pasquetta, gli operatori della Caritas diocesana martedì mattina intorno alle 8.30, al momento di riaprire gli uffici.

Magro, comunque, il bottino: dagli uffici, infatti, sono stati trafugati soltanto due vecchi computer portatili, uno dei quali non più funzionante, mentre dalla sede di “Fili d’Arte” è scomparso solo un vecchio telefono cellulare. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Questura di Pisa.

“Appena completato l’inventario, formalizzeremo la denuncia alle forze dell’ordine, ma siamo abbastanza certi che siano stati rubati soltanto oggetti di poco valore – spiega il direttore della Caritas diocesana don Emanuele Morelli, presente sul posto martedì mattina -. Abbiamo rimesso in ordine la struttura continuando ad assicurare i servizi alle persone in attesa già dalla prima mattina: dispiace per quanto accaduto, ma per quanto ci riguarda non è cambiato assolutamente nulla: abbia già ripreso il nostro consueto lavoro accanto ai più poveri della città”.