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Ospedale Cisanello: inaugurato ufficialmente il nuovo ingresso pedonale unico

E’ stato inaugurato ufficialmente venerdì 7 giugno ma, di fatto, funziona già da qualche mese come ingresso pedonale unico del primo grande monoblocco dell’Ospedale di Cisanello. Dalla metà di aprile sono state attivate anche le nuove postazioni front-office del Cup e i box delle accettazioni ambulatoriali dipartimentali. In pratica, un’unica porta di accesso, sorvegliata h 24, che introduce in un percorso interno lungo il quale il paziente/visitatore viene accompagnato alla propria destinazione da una segnaletica intuitiva basata su colore, lettere e numeri, che riorganizza completamente i flussi e l’accoglienza senza più dover uscire all’esterno per passare da un padiglione all’altro.

Inizialmente questa rivoluzione nei flussi di percorrenza pedonali ha suscitato qualche disagio, per la chiusura concomitante dei vari accessi all’edificio 30 e per la novità della segnaletica di orientamento, ora quasi del tutto completata. Era una riorganizzazione comunque necessaria, sia per ragioni di sicurezza sia per l’imminente apertura del cantiere del nuovo ospedale, che comporterà l’interdizione al transito di tutta l’area compresa fra gli edifici 30 e 31 per la realizzazione dell’edificio “vela”, ossia l’ingresso unico definitivo che raccorderà, in un unico monoblocco orizzontale, vecchie e nuove costruzioni e costituirà il vero baricentro del nuovo ospedale con funzioni di orientamento-smistamento dei flussi e separazione definitiva di tutti i percorsi (sanitari, logistici, utenza).

E’ rimasto comunque aperto l’ingresso dei pazienti dializzati in corrispondenza dell’Edificio 30 C e verranno ricavate anche delle aree di sosta limitrofe ad esso per i mezzi autorizzati. Questi mesi di “rodaggio” sono serviti a raccogliere criticità e suggerimenti, come quello di dotare anche questo accesso permanente delle stesse sedie a rotelle noleggiabili, per i pazienti non deambulanti, che si trovano all’ingresso principale. Poi altri miglioramenti potranno essere apportati in corso d’opera. Quello che ha comunque ispirato la riorganizzazione dei percorsi è il concetto di accoglienza e umanizzazione dell’assistenza: segnaletica intuitiva, ambienti confortevoli dotati di aree di attesa intermedie, colori tenui, tutela della privacy con box di front office chiusi, un tragitto che si snoda attraverso vari bracci di collegamento – con una zona ristoro al centro, dotata anche di emporio e sportello bancario – che conducono alla destinazione finale (ambulatori o degenze) attraverso scale e ascensori, senza più dover uscire all’aperto. Un vantaggio anche sotto l’aspetto della climatizzazione interna. Quattro i colori scelti, che individuano le macroaree specialistiche (verde, celeste, blu e arancione), in grigio le varie accettazioni, contrassegnate da lettere progressive (dalla A alla I) mentre i percorsi specialistici, colorati in base all’area di appartenenza, si trovano lungo il tragitto con le aree di attesa contrassegnate dai numeri. Gli ambulatori sono tutti ai piani seminterrati o al piano terra, le degenze e i blocchi operatori ai piani superiori, raggiungibili tramite scale o ascensori, anch’essi indicati nella segnaletica. In pratica, una volta entrati si dimentica in quale edificio ci si trovi perché non ha più importanza il numero del padiglione: quello che conta è il percorso interno. Si tratta quindi di un’anteprima dell’ospedale del futuro e soprattutto si concretizzerà un miglioramento nei percorsi di accesso alle cure