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Teatro Nuovo di Pisa, Giorno del Ricordo: lunedì 10 febbraio va in scena “Memoria e Oblio. Le Foibe”

Nell’ambito delle iniziative dedicate al Giorno del Ricordo, organizzato dall’amministrazione comunale per lunedì 10 febbraio, alle ore 21 presso il Teatro Nuovo di Pisa andrà in scena “Memoria e Oblio. Le Foibe”. Uno spettacolo teatrale, scritto e diretto da Cristina Sarti, ispirato dalla lettura del testo ‘Bora. Il vento dell’esilio’ di Anna Maria Mori e Nelida Milani. Uno spettacolo, promosso dal Comune di Pisa insieme all’associazione culturale “Il Gabbiano” e in collaborazione con l’associazione “Ersart”,  per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli eccidi contro la popolazione italiana (soprattutto nell’ autunno del 1943 e nella primavera del ‘45) da parte della violenza titina, e di tutte le vittime dell’orrore delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati, cercando di non semplificare la complessità della storia. L’esodo fu un fenomeno estremamente complesso, che avvenne con modalità e tempi diversi. Nel racconto teatrale, riscrittura drammaturgica di Cristina Sarti, i ricordi si confondono con la cronaca, le riflessioni si intrecciano alla memoria, in un viaggio dentro e fuori di sé, nel contesto della Storia, di una parte di essa negata per molto tempo.

“Lo spettacolo – spiega l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – si inserisce sia all’interno delle iniziative per il Giorno del Ricordo, sia nell’ambito della rassegna “Costruire l’umana dimora, la sfida della libertà” che ripercorre tutta la storia del Novecento, lungo un itinerario che ha come filo conduttore la ricerca della verità e una riflessione sulla mancanza di libertà che ha caratterizzato tutti i principali drammi della storia del ‘900. Nello specifico, questo spettacolo è pensato per far rivivere, attraverso le testimonianze di chi ha vissuto quella tragedia, le sofferenze vissute dalla popolazione che è stata vittima delle foibe e dell’esodo, ripercorrendo una drammatica pagina della storia, che solo recentemente è stata riportata all’attenzione.”

In scena la stessa Cristina Sarti e Daniela Bertini, per restituire la condizione di estrema fragilità e spaesamento, il dolore di un popolo diviso, il sofferente vissuto di entrambe le parti: l’umanità dei “rimasti” e quella degli “andati”, l’orrore delle foibe, vissuto da chi vedeva sparire conoscenti, familiari, da un giorno all’altro.

Ospite d’ eccezione dell’evento, Lionella Pausin Acquavita, giornalista dei programmi italiani del Centro radio televisivo di Capodistria, Rtv Capodistria, esperta in diritto e tutela delle minoranze, (è stata direttrice dell’Università popolare di Buie ed esponente dell’Unione italiana), che introdurrà la messa in scena, con una riflessione storico-politica. Un ringraziamento per i contributi audio in lingua autoctona a Corrado Cimadori e Renato Suric e per la consulenza musicale della tradizione popolare a Edi Acquavita. Il supporto tecnico per le luci e musiche è di Marina Pieroni, per le videoproiezioni di Mario Russo.