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Coronavirus: al via la piattaforma dedicata ai farmacisti per consultare le ricette

Sempre più ‘smart’ la sanità toscana. Dopo l’invio con sms sul
cellulare dei pazienti delle ricette dematerializzate, delle ricette
specialiste e delle ricette rosse, ora è stata attivata anche una
piattaforma regionale unica per rendere più snello il lavoro dei
farmacisti.

“Siamo partiti dalle richieste di alcune farmacie, le più piccole ed
isolate (e quindi più affollate anche di pazienti) – spiega l’assessore
toscana al diritto alla salute, Stefania Saccardi – ed abbiamo messo al
lavoro i nostri ingegneri per studiare una soluzione per alleggerire il
lavoro dei farmacisti”.

Non è stato facile: il Ministero dell’Economia e delle finanze,
proprietario della piattaforma nazionale delle ricette elettroniche, ha
posto i suoi vincoli, altri il garante della privacy. “Ma alla fine e in
brevissimo tempo – continua Saccardi – siamo riusciti a mettere a punto un
sistema informatizzato che consente a qualsiasi farmacista di interrogare
il sistema e visualizzare o stampare la ricette elettronica di un
cittadino” . La piattaforma sarà disponibile da mercoledì 15 aprile. Un
risultato reso possibile dal lavoro congiunto del settore “Sanita’
digitale e innovazione” e dei settori “Infrastrutture e tecnologie” e
“Sistemi informativi e tecnologie della conoscenza” della Regione, con
il benestare dell’Ufficio responsabile della protezione dei dati,

Il sistema è raggiungibile all’indirizzo http://ricette.sanita.toscana.it
<http://ricette.sanita.toscana.it/>
e per non appesantire ulteriormente il lavoro dei farmacisti al bancone
prevede una semplice registrazione una tantum, dove è sufficiente inserire
i propri dati personali, un indirizzo e-mail, la tessera sanitaria ed il
numero di cellulare dove ricevere un codice di sicurezza OTP (One Time
Password, un password cioè che cambia di volta in volta). Dopodiché, se
sono stati superati tutti i controlli di sicurezza, il farmacista è
abilitato al sistema e ha la possibilità di interrogare la banca dati
regionale, inserendo semplicemente il Codice Fiscale dell’assistito e gli
ultimi cinque numeri del codice NRE, ovvero il numero di ricetta
elettronica .

“Avremmo voluto semplificare ulteriormente – spiegano gli ingegneri della
Regione -, ma questo è stato il giusto compromesso tra snellire il lavoro
dei farmacisti e quindi le code e garantire la tutela dei dati personali
dei cittadini. Comunque dalle 16 cifre iniziali siamo scesi a 5 ed il
codice fiscale viene ‘sparato dalla Tessera Sanitaria, così come
avveniva in precedenza con il promemoria prima dell’avvento degli sms”.
In caso di errore, inoltre, sarà possibile ampliare la ricerca alle ultime
ricette non erogate negli ultimi trenta giorni.

Sono già 672.891 i messaggi con il numero di ricetta elettronica inviati
dai medici ai pazienti in Toscana dall’avvio del nuovo servizio.