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Chiusura lungomare. Confesercenti contro la posizione della Fiab

Fiab Pisa è l’associazione che organizzò un flash mob per contestare lo spostamento di 30 metri di due rastrelliere durante la riqualificazione di Via Oberdan. Una strada che, secondo loro, doveva rimanere un parcheggio di biciclette invece di fare due passi salutari. Questo la dice lunga sull’attendibilità delle loro posizioni.” Ancora Confesercenti Toscana Nord in prima linea per respingere le ipotesi di chiusura totale del lungomare di Marina, questa volta con il suo responsabile area pisana Simone Romoli. “Crediamo che non spetti ad una associazione di ciclisti disquisire sull’impatto economico della chiusura del lungomare di Marina. Provvedimento che tra l’altro, forse a Fiab Pisa è sfuggito, rende off limits la strada anche alle due ruote”.  “Innanzitutto sono gli stessi commercianti ed operatori marinesi – spiega – a bocciare questa ipotesi che non trova alcun ritorno concreto. Come si fa a pensare che in piena estate il lungomare chiuso al traffico la mattina o nelle ore più calde del pomeriggio possa portare beneficio alle attività commerciali. Per quanto riguarda la posizione di Fiab ci sembra fuori luogo perché disquisisce su questioni che non hanno nessuna attinenza sui ciclisti. Ciclisti che, lo ribadiamo, non avrebbero alcun vantaggio dalla pedonalizzazione del lungomare visto che le due ruote sarebbero vietate. Oramai in questa città – dice ancora Romoli – intervengono un po’ tutti su vicende legate al commercio e all’economia di famiglie, forse per cercare visibilità a basso costo: Fiab è solo l’ultima di questo elenco”. La conclusione di Confesercenti Toscana Nord: “La chiusura H24 del litorale crediamo sia morta ancora prima di nascere, considerando che anche dirigenti dell’associazione che ha proposto l’idea hanno espresso perplessità. Tra l’altro il Comune ha ben chiaro come una chiusura debba essere preceduta da una riqualificazione, con tanti progetti già sul tavolo come ad esempio le pedane in legno sulle spiagge di ghiaia. Ribadiamo comunque la proposta nostra e del Ccn di Marina di Pisa, seria e coerente con la situazione attuale, ovvero disponibilità per una chiusura totale dalle 12 del sabato alla notte tra domenica e lunedì, insieme a una sperimentazione tutti gli altri giorni dalle 17, ipotesi che ha già il via libera della stragrande maggioranza degli imprenditori marinesi”.