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Bancarelle del Duomo, il progetto arriva in Terza Commissione. Ancora un secco no degli operatori

“Riqualificazione delle strutture e della merceologia per il ritorno in piazza dei Miracoli. Ritorno che nell’ipotesi peggiore sarebbe stato limitato a qualche giorno alla settimana. Questi gli impegni che negli ultimi anni si sono presi i vari onorevoli Edoardo Ziello, l’ex ministro Marco Centinaio fino all’eurodeputata Susanna Ceccardi. Il risultato? Una collocazione delle bancarelle del Duomo addirittura peggiorativa del piano presentato dall’allora assessore Ferrante e che trovò tra i più strenui oppositori Paolo Pesciatini nella sua precedente veste di rappresentante di un’associazione di categoria”.

In queste parole di Gianmarco Boni, presidente del Consorzio Pisa dei Miracoli che riunisce i bancarellai del Duomo, tutta l’amarezza per una situazione che non sembra vedere la fine tanto auspicata dagli operatori. Amarezza che segue la riunione della Terza Commissione consiliare dove il progetto di ricollocazione è stato presentato ufficialmente. “La campagna elettorale è alle spalle – insiste Boni – e rimangono i fatti. Abbandonati in piazza Manin senza alcuna certezza sul futuro fino alla presentazione di un progetto da parte dell’assessore Pesciatini che riesce ad essere peggiore di quello del precedente assessore Ferrante. Peggiore perché unisce il peggio: la collocazione dei banchi nel parcheggio scambiatore di via Pietrasantina (con l’aggiunta della nuova location all’interno del parcheggio ex Sita) con l’affollamento di largo Cocco Griffi che costringe chi aveva una legittima concessione mai messa in discussione a vedersi ridurre drasticamente le dimensioni del banco. Tutto questo – spiega ancora il rappresentante degli operatori ambulanti – cancellando le precedenti basi di discussione come l’utilizzo di strutture mobili e la possibilità parziale e con numeri ridotti del rientro in piazza. Basi che solo qualche mese fa il Comune riteneva solide. Ci auguriamo che quando Paolo Pesciatini ricoprirà di nuovo il ruolo nella sua associazione, torni a comprendere le ragioni degli ambulanti”. Boni entra nel dettaglio delle criticità del progetto. “Se prima si doveva pensare a ricollocare solo i 44 banchi di piazza Manin, adesso si pensa a spostare tutte le attività. Ancora in via temporanea? In attesa di quale sede definitiva? Non si parla più di Umi 1 con il Comune che prevede investimenti ad esempio in largo Cocco Griffi per ospitare le strutture attraverso una nuova pavimentazione, pagando anche i nuovi banchi. Allora il progetto dell’assessore Pesciatini è quello definitivo? Tutte domande che non hanno ancora risposte”. La conclusione di Boni. “Siamo delusi dal comportamento della politica che evidentemente ha giocato sulla nostra pelle, sia quando ci ha spostato con l’escamotage dei lavori alla facciata del Museo delle Sinopie che sono durati un tempo fuori dalla norma, sia quando ha promesso la soluzione del rientro in piazza dei Miracoli. Tanti anni per sentirci dire che la sistemazione ideale è di nuovo il parcheggio scambiatore o l’ammassamento in largo Cocco Griffi”.