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Ambulanti, sui rinnovi delle concessioni invito ai Comuni a rispettare il termine del 30 giugno

“La proroga delle concessioni dei posteggi dei mercati fino al 2032 è un passaggio fondamentale per garantire il futuro degli ambulanti. Invitiamo quindi le amministrazioni comunali a completare l’iter entro il 30 giugno come previsto, cogliendo la proroga concessa fino al 31 ottobre solo per verificare quelle situazioni più delicate o difficili”. E’ Anva Toscana Nord, con il suo presidente Roberto Luppichini, a rivolgersi alle amministrazioni comunali alle prese con il rinnovo di dodici anni delle concessioni ambulanti in scadenza nel 2021. “Gli operatori attendono la chiusura delle pratiche – spiega Luppichini – nei termini fissati ad inizio anno e cioè il 30 giugno. La proroga concessa è stata disposta “al fine di garantire la continuità delle attività e il sostegno del settore nel quadro dell’emergenza epidemiologica da covid 19”, come si legge nel provvedimento. Stiamo quindi parlando di una estensione dei termini solo per consentire ai Comuni che dovessero trovare difficoltà dal punto di vista dell’efficienza degli uffici, causa Covid, di poter concludere i procedimenti di rinnovo delle concessioni. Il procedimento di verifica dei requisiti che concernono le modalità di rinnovo – spiega ancora il presidente degli ambulanti Confesercenti – può, anzi deve, essere portato a termine da subito con l’adozione formale ed il rilascio delle concessioni rinnovate per il termine di 12 anni; e questo a prescindere dal termine utile ora prorogato (che peraltro scade non il prossimo 31 ottobre, ma 90 giorni dopo il 31 luglio, quindi esattamente il 29 ottobre 2021)”. La conclusione nelle parole del responsabile Anva Toscana Nord Claudio del Sarto. “In queste settimane abbiamo avuto contatti quasi quotidiani che i tecnici delle varie amministrazioni comunali per sollecitarli a completare l’iter del rinnovo, trovando nella quasi totalità una grande disponibilità. Teniamo a sottolineare, se ce ne fosse ancora bisogno, che le norme per i rinnovi fino al 2023 sono perfettamente applicabili visto che nessuna autorità sovraordinata è intervenuta su di esse privandole di efficacia, se si esclude una segnalazione dell’Antitrust che per ora non ha sortito effetti dal punto di vista normativo”.