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Fondazione Teatro, la “Tosca” al giardino Scotto

Allo storico bastione Sangallo, torna l’opera all’aperto del Teatro Verdi con un progetto rinnovato di forte impatto artistico ed estetico, che si avvarrà in modo importante delle nuove tecnologie digitali, cinematografiche e di realtà aumentata, per trasformare le storiche mura in un luogo onirico di grande potenza espressiva ed evocativa.

Mentre le voci sul palco vedranno divi internazionali di consolidata fama guidare nuovi talenti, selezionati con cura in un lungo lavoro di preparazione avvenuto a febbraio scorso per la nascita di un cast giovane, prevalentemente italiano, di grande qualità, ma anche etico e pensato per il sostegno delle nuove generazioni d’artisti, le più penalizzate professionalmente dallo stop pandemico.

A settembre poi la grande opera tornerà in teatro con la triade verdiana di Traviata il 12 settembre, Rigoletto il 20 e Trovatore il 26, animata dallo stesso spirito di sperimentazione artistica e sostegno del teatro pubblico ai giovani talenti, perché l’arte performata è un lavoro.

Giacomo Puccini

TOSCA

Versione per orchestra ridotta a cura di C.Calderoni

Editore Casa Ricordi, Milano

Floria Tosca – Tea Purtseladze

Mario Cavaradossi – Dario Di Vietri

Barone Scarpia – Giuseppe Altomare

Cesare Angelotti – Adriano Gramigni

Sagrestano e carceriere – Angelo Nardinocchi

Spoletta – Antonio Pannunzio

Sciarrone– Gaetano Triscari

Direttore M° Hirofumi Yoshida

Regia Enrico Stinchelli

Disegno luci Michele Della Mea

Video mapping Evento Service

Costumi Sartoria Teatrale Fiorentina e Fondazione Teatro di Pisa

Orchestra e Coro Arché

Maestro del Coro Marco Bargagna

Coro di voci bianche “I Cantori Di Burlamacco” diretti dalla Prof.ssa Susanna Altemura

Nuovo allestimento e produzione Fondazione Teatro di Pisa

Il Teatro Verdi di Pisa si prepara dunque ad accogliere per fine estate un nuovo progetto produttivo incentrato su due pensieri fondanti: da un lato allestimenti di grande impatto visivo, ma snelli e leggeri grazie all’uso sapiente delle nuove tecnologie, di cui il regista delle quattro produzioni e nuovo Direttore Artistico Enrico Stinchelli è stato da sempre fautore, e che grazie a questa nuova visione potrà creare spettacoli di forte impatto cinematografico, pur nel rispetto delle vigenti norme di distanziamento.

D’altro canto, grazie alle meticolose selezioni di febbraio dedicate ai nuovi talenti italiani del Bel Canto, porterà sugli storici palchi pisani cast di grande qualità artistica, ma di indubbia concezione etica a tutela delle giovani voci penalizzate professionalmente dal lungo vuoto di attività degli ultimi due anni. Peraltro una grande occasione per gli appassionati per scoprire lo status quo delle nuove generazioni, vero spaccato sul futuro dell’opera nel mondo, ma anche una scelta che rispetta il genius loci e la vocazione della città, da sempre vivaio delle giovani eccellenze del futuro.

Inoltre ogni cast sarà sì fresco e inatteso, ma anche impreziosito da una star internazionale di provata esperienza, come la Tosca del soprano georgiano Tea Purtseladze, Alberto Gazale, storico Rigoletto sui palchi più prestigiosi del globo, o il tenore turco Murat Karahan, vero trionfatore nei panni di Manrico del Trovatore a partire dall’Arena di Verona, nella serata del 26 settembre, che verrà dedicata al grande tenore pisano Mario Filippeschi.

Le giovani e vivaci compagini del Coro ed Orchestra Archè di Pisa confermano la loro consolidata collaborazione col Teatro Verdi e vedranno sul podio di Tosca il Maestro giapponese Hirofumi Yoshida, allievo in Chigiana di Juri Temirkanov e Myung Whun Chung, oggi bacchetta tra le più stimate ed attive, quindi il Direttore Marco Guidarini per la trilogia verdiana, già allievo di Franco Ferrara e John Eliot Gardiner, e oggi nome di spicco del panorama internazionale sia per l’opera sia per le produzioni sinfoniche.

Evento Service per video mapping e Michele Della Mea, light designer, affiancheranno Enrico Stinchelli nella creazione di quella magia impalpabile, cinematografica, irreale ed onirica, che trasformerà di volta in volta gli storici bastioni pisani nel sontuoso barocco romano di Tosca o nel gotico Rinascimento Gonzaga con effetti di illusione e trompe l’oeil che, rispettando il dettato del testo, aggiungeranno bellezza alla bellezza del luogo e della musica.