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Fondi europei del Pnrr: appello di Confcommercio ai parlamentari pisani

“Recovery Plan dell’Unione Europa, che cosa sta facendo la politica pisana per intercettare soldi fondamentali da investire sul territorio?” E’ questa la domanda che il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi rivolge ai rappresentati politici pisani, deputati e senatori, di destra e di sinistra: “Nessuna volontà polemica, ma il tema è di vitale importanza, c’è da cogliere una opportunità irripetibile per garantire sviluppo e benessere per i prossimi vent’anni. Le ferite inferte prima dalla crisi economica e poi dal Covid sono profonde, c’è l’esigenza di riparare i danni economici e rilanciare l’economia. Pisa e la sua provincia non possono restare fuori da questa partita decisiva: sono previsti finanziamenti per 13,8 miliardi nel 2021, 27,6 nel 2022, 37,4 nel 2023 e così via fino al 2026, per un totale di 191 miliardi di euro. Parliamo di infrastrutture materiali e immateriali, sostenibilità e ambiente, cultura e turismo”

“C’è un silenzio intorno a questi fondi europei che ci preoccupa” – ammette il presidente di Confcommercio: “Spero che qualcuno ci stia lavorando, e che si delinei un dibattito pubblico e soprattutto una strategia fatta di idee e progetti validi da tradurre in interventi concreti sul territorio, da presentare all’incasso del Pnrr. I temi sono gli stessi, irrisolti, da anni. A partire proprio dal nodo aeroportuale – aggiunge Maestri Accesi – infrastruttura chiave, indiscussa porta di accesso della Toscana, da non ridimensionare in una sterile, campanilistica e nociva concorrenza con Firenze. Allo stesso modo dell’altrettanto importante nodo ferroviario: essere fuori dall’alta velocità ferroviaria significa rinunciare ad ogni ambizione e rassegnarsi ad un destino di marginalità, cosa che le migliaia di imprese che rappresentiamo non possono accettare”.

Sostenibilità e attrattività, altre due parole chiave del presidente di Confcommercio decide di mettere sul tavolo: “Potenziare le infrastrutture è decisivo, e i soldi dell’Europa dovranno aiutare a rilanciare il turismo, aumentando la permanenza dei turisti a Pisa e provincia. Faccio solo un esempio tra i tanti possibili: il litorale pisano. Il percorso di riqualificazione deve proseguire spedito e senza intoppi anche nei prossimi anni, in un quadro strategico in cui litorale, il parco di San Rossore, la golena dell’Arno, Pisa città d’arte, rappresentano una unica offerta di cultura e ambiente, storia ed arte, divertimento e benessere”.

“Mi auguro che nei prossimi mesi sul tavolo del Governo arrivino alcuni di questi progetti e che il lavoro dei nostri rappresentanti sia concentrato in questa direzione” conclude il presidente.