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Pd Pisa, “Pisa è una città insicura”


Non si tratta né di uno slogan né di una esagerazione ma di una devastante realtà sotto gli occhi di tutti. Per farci caso basta pensarci un attimo: da mesi a questa parte non passa giornata che la cronaca giornalistica non riporti notizie di episodi di violenze fisiche e di risse, di furti in abitazioni, di rapine in negozio, di danni a vetrine, di spaccio alla luce del giorno. E a queste notizie, quelle più clamorose, se ne aggiungono decine e decine che rimangono sottaciute perchè sventate o non denunciate e che restano affidate ai racconti dei cittadini.

Pisa è una città insicura e, quel poco e male che si sta facendo, risulta oggettivamente insufficiente.
Perché la lotta alla criminalità fatta in pompa magna riempiendo Pisa – esclusivamente nelle sere del weekend – di decine di volanti e camionette dell’esercito non è altro che un mero espediente per dare una sensazione di sicurezza ai passanti quando, dietro l’angolo, la realtà è che nei vicoli si continua a spacciare e la mattina le vetrine continuano a essere trovate infrante.

Perché alla richiesta di serenità e legalità nella zona della stazione, rispondere aprendo una sede distaccata dei vigili urbani è una misura di facciata se poi gli atti criminosi proseguono e anzi si intensificano anche alla luce del sole.
Perché demonizzare i giovani, puntargli contro le idropulitrici e allontanarli a suon di ordinanze non è altro che una grande operazione di distrazione per nascondere una profonda inadeguatezza verso i veri problemi.

Perché si possono piantare aiuole e creare rotatorie ma è tutto irrisorio se una ragazza continua ad aver paura di tornare a casa sola perchè la strada che deve percorrere continua a non essere illuminata adeguatamente.
E tutto ciò perché questa amministrazione, alla prova dei fatti, dimostra di non essere all’altezza né del ruolo né della fiducia dei suoi elettori: due erano le grandi promesse fatte anni fa – moschea e sicurezza – e nessuna delle due si sta riuscendo ad ottenere.

Pisa ha da sempre avuto i suoi problemi, non vogliamo negarlo: sarebbe ipocrita. Ma questa situazione di estrema insicurezza e profondo degrado che abbiamo davanti è sulla bocca di tutti i cittadini in maniera tristemente trasversale: a prescindere dal quartiere di provenienza o dall’ideologia politica, tutti notano un peggioramento netto da alcuni mesi a questa parte.

E mentre la gente è stufa, il comune, che dovrebbe fare da coordinatore e promotore di politiche e azioni per tutelare la sicurezza e la riqualificazione, finisce per inseguire poche misure di facciata che non producono alcun risultato concreto.

Ma noi non ci limitiamo solo a indicare il problema: dai banchi dell’opposizione abbiamo più volte provato a dare il nostro contributo ma questo mai è stato ascoltato. L’ultimo in ordine cronologico avvenuto un paio di giorni fa quando abbiamo depositato e discusso una interpellanza circa la messa in opera di lavori per migliorare l’illuminazione cittadina con particolare riferimento al quartiere del CEP. La risposta da parte dell’assessore e di esponenti della maggioranza restituisce in un certo modo la misura della alienazione degli stessi rispetto alla città: “il problema non sussiste, l’illuminazione è sufficiente”.

E se la giunta vuole rimanere sorda alle richieste dei suoi quartieri, da Riglione a Pisanova, da Porta a mare a Santa Maria, basterebbe una minima presenza sui social per notare le continue grida di disperazione e rabbia che si susseguono: ieri un ristoratore nel quartiere

San Marco ha denunciato il terzo furto avvenuto nel suo locale solo nell’ultimo mese; due giorni fa veniva diffuso un video del pestaggio di una persona trans nel quartiere Porta a Mare; tre giorni fa la notizia di una rapina a mano armata in un tabacchi vicino piazza dei Miracoli. E l’elenco potrebbe continuare ancora per molto.

La sicurezza è una cosa seria e complessa e non può essere ridotta a mera repressione armata. Una Pisa sicura si costruisce riqualificando i quartieri, ascoltando i cittadini, promuovendo una “movida” diffusa in tutta la città, assicurando illuminazione e trasporti capillari e di qualità, organizzando eventi culturali e, infine, coordinando e interloquendo con le forze dell’ordine.

Se il Sindaco Conti e specialmente l’assessora con delega alla “sicurezza cittadina” non sono in grado né di tener fede alle loro promesse elettorali né di arginare questa immensa ondata di delinquenza, abbiano almeno il buon senso di interrogare la propria coscienza e fare un passo indietro.

In ogni caso il Partito Democratico di Pisa su questo tema non intende retrocedere perchè ci sono battaglie che si portano avanti per i propri ideali ma qui si tratta di una cosa ancora più profonda davanti alla quale non si può essere sordi: l’incolumità e la serenità dei cittadini.

Matteo Trapani – Capogruppo PD Pisa
Ranieri Del Torto – Segretario PD città di Pisa
Sen. Valeria Valente – Commissaria PD provincia di Pisa