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Concessioni balneari, gli stabilimenti del litorale pisano in mobilitazione a Roma

Serve un tavolo di confronto per arrivare a una riforma condivisa che metta in sicurezza i nostri stabilimenti: questo abbiamo chiesto al Governo e questo dovrà essere il percorso da seguire per tutelare il nostro futuro, senza strappi e forzature”. È chiaro il messaggio lanciato dal presidente del Sib Confcommercio Pisa Fabrizio Fontani dopo la mobilitazione nazionale che ha visto riunirsi a Roma, davanti al Ministero dello Sviluppo economico, oltre 300 balneari, tra i quali una nutrita rappresentanza di gestori e imprenditori del litorale pisano. “La sentenza del Consiglio di Stato che ha imposto la riassegnazione delle concessioni demaniali marittime entro il dicembre 2023 è stata una doccia fredda che non può essere risolta con provvedimenti legislativi affrettati. Sulla riforma a cui stanno lavorando i ministri Garavaglia, Giorgetti e Gelmini è indispensabile un confronto con le associazioni di categoria e con le altre istituzioni, in primis Regioni e Comuni. In gioco c’è il futuro di oltre 30mila imprese che danno lavoro a più di 100mila addetti in tutta Italia, e se il Governo non seguirà un percorso condiviso non so davvero quale sarà il futuro degli 80 stabilimenti del nostro litorale, da Marina di Pisa a Tirrenia e Calambrone, e le conseguenti ricadute economiche, sociali e occupazionali”.

“In questa partita il presidente del consiglio Draghi dovrà essere un ottimo arbitro” prosegue Fontani. “Saggio, giusto e imparziale, in grado di prendere decisioni che tutelino il futuro delle nostre imprese senza farsi tirare per la giacchetta da nessuno”.

“Nonostante il periodo festivo, la grave situazione sanitaria e i tempi ristretti la mobilitazione è stata molto partecipata e questo è sicuramente un buon segnale” commenta il vicepresidente del Sib Confcommercio Pisa Cristiano Scarpellini. “Adesso auspichiamo l’apertura di un tavolo con il Governo dove dovranno essere riconosciute le peculiarità dei nostri stabilimenti: gli investimenti fatti, il valore delle attività, le nostre professionalità e competenze. Oltre alla certezza di avere un boomerang sociale e occupazionale, la riforma sulle concessioni rischia di portare un’offerta di servizi dequalificata sulle nostre spiagge”.

Anche Claudia Tampucci, del direttivo Sib Confcommercio Pisa, riconosce “l’importanza di una mobilitazione che ha fatto capire quanto teniamo al futuro delle nostre imprese e delle nostre famiglie. Un dato di fatto che il Governo non potrà non tenere in considerazione nella proposta della riforma, e se necessario ci faremo sentire di nuovo”.