Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Confcommercio, Maestri Accesi: ” Servono misure decise e concrete per evitare una catastrofe economica e sociale”

“Non possiamo iniziare il 2022 con il rischio di perdere migliaia di imprese e posti di lavoro. Per scongiurare una catastrofe economica e sociale servono misure decise e concrete, come il lockdown per non vaccinati auspicato dal governatore Giani”. Il presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi apre alla proposta del presidente della Regione Toscana. “Senza entrare nel merito degli aspetti sanitari, che non ci competono, appoggiamo questa soluzione per evitare nuovi lockdown e chiusure e tutelare il lavoro degli imprenditori dei settori che rappresentiamo: commercio, turismo e servizi, ormai costretti a navigare a vista tra l’emergenza pandemica e misure che continuano a imporre limitazioni e restrizioni. Imprese, attività commerciali e partite IVA sono le prime a subirne gli effetti, ma il progressivo impoverimento dell’offerta di beni e servizi rischia di avere ricadute sociali e occupazionali devastanti”.

Lo stanziamento di misure compensative a favore delle imprese deve essere una priorità non rimandabile” afferma Maestri Accesi. “Una parte dell’opinione pubblica non è favorevole al sistema dei ristori, ma vorrei che il messaggio fosse chiaro: i sostegni sono vitali per tenere in piedi aziende, negozi e attività, e di conseguenza per pagare gli stipendi a migliaia di dipendenti. Anche chi oggi non avverte direttamente gli effetti della crisi potrà ritrovarsi in una situazione di disagio che mette a rischio la tenuta del nostro sistema economico e sociale”.

Abbiamo il dovere di fare il possibile per scongiurare i peggiori scenari, proprio a partire da misure concrete, una serie di interventi che il Governo deve attuare con la massima urgenza: tagliare le voci di costo, prevedere nuovi ristori e una moratoria fiscale, prorogare la cassa integrazione e posticipare le scadenze di mutui, bollette e pagamenti vari almeno fino alla fine dello stato di emergenza”.