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Potere al Popolo, “La società della salute propone una soluzione peggiore del problema”

Dopo la vergognosa campagna denigratoria contro chi è costretto a sopravvivere con gli spiccioli del Reddito di Cittadinanza, la Società della Salute pisana (SdS) si adegua ai diktat del governo dei “migliori” guidato dal proconsole europeo Mario Draghi, il quale ha tolto dal cilindro una soluzione peggiore del problema: lavoro gratuito e obbligatorio senza alcuna prospettiva di emancipazione dalla condizione di miseria attraverso i PUC (progetti di utilità collettiva). Progetti realizzati con il sostegno di Federsanità e il coinvolgimento degli enti del terzo settore. 

Per questa opera inutile la SdS utilizzerà 60mila euro di denari pubblici per inserire persone senza alcuna capacità anche in un settore come quello della sanità che avrebbe bisogno di ben altro personale e risorse, come chiedono da anni medici e infermieri, alle prese con la quarta ondata della pandemia senza che nessuno dei problemi emersi all’inizio di questa tragedia siano stati affrontati e risolti. Altre risorse andranno al “terzo settore”, composto da una miriade di aziende, associazioni e cooperative chiamate a sostituire, senza i mezzi necessari, la funzione delle pubbliche amministrazioni. 

Il Presidente della SdS e Sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio precisa: “..a scanso di equivoci, l’impegno richiesto alle persone coinvolte è a titolo completamente gratuito e non è in alcun modo assimilabile ad attività lavorativa dato che non è consentito per legge che esse svolgano mansioni in sostituzione di personale dipendente dell’ente pubblico, dell’eventuale ente gestore del servizio o del soggetto del privato sociale». 

L’assessora comunale alle politiche sociali di Vicopisano Valentina Bertini sottolinea che “..i Puc non sono e non devono essere un adempimento formale per percepire il reddito di cittadinanza, semmai un’occasione di restituzione alla comunità…”. 

Siamo di fronte all’ennesima operazione demagogica, che metterà alla gogna i percettori del reddito di cittadinanza, senza rispondere al loro bisogno di lavoro vero. Per inciso: dal 2019 sino a tutto il 2020 sono stati controllati dalla Guardia di Finanza 161.868 percettori di reddito di cittadinanza, che ha riscontrato 11mila irregolarità per un danno stimato di 97 milioni di euro. 

Le aziende ispezionate nel solito lasso di tempo sono state 142mila e sono state riscontrate 99mila irregolarità, per un danno stimato di un miliardo e 270 milioni di euro. I soldi per creare posti di lavoro stabili nel pubblico impiego e in sanità ci sono. Basta la volontà politica di toglierli ai ricchi evasori fiscali. 

Molto più facile però farsi belli colpendo chi non ha potere né tantomeno soldi. 

Siamo di fronte alla solita squallida classe politica, di destra e di falsa “sinistra”. 

Occorre cambiare aria. Occorre Potere al Popolo!