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Ippica, giornate in onore di Ribot a 70 anni dalla nascita. Domani il convegno a Pisa per parlare del futuro del settore

Diretta streaming su canali Social del Comune di Pisa. Domenica 27 “Ribot day” a San Rossore. Pisa festeggia i 70 anni della nascita di Ribot con un convegno a lui intitolato e con il “Ribot Day” all’ippodromo di San Rossore dove il 5 marzo 1955 vinse il “premio Pisa” sulla distanza dei 1.500 metri.

Sabato 26 febbraio si terrà il convegno “La leggenda di Ribot per il futuro dell’ippica” (Palazzo Gambacorti, sala delle Baleari, inizio ore 16.30, diretta streaming sui canali Social del Comune di Pisa, Facebook e YouTube). Il programma prevede il saluto del sindaco di Pisa, Michele Conti, e la presentazione dei lavori a cura del consigliere comunale delegato, Marcello Lazzeri. Sono previsti gli interventi di Marco Monaco, di Renzo Castelli, giornalista e scrittore, Sara Del Fabbro, fantina professionista, Lorenzo Lazzeri, Gentleman Rider, e di rappresentanti delle scuderie “Alma Racing”, “San Rossore Team Aps”. Modera Enrico Querci, giornalista e scrittore. Al convegno sarà presente anche Stefano Hunyady, nipote del marchese Mario Incisa della Rocchetta che fu il proprietario di Ribot.

Domenica 27 febbraio, invece, all’ippodromo di San Rossore si terrà il “Ribot day”, con in programma una corsa intitolata “Premio 70° anniversario”, e, nel pomeriggio, la 14ma edizione della “Ribot Cup”, sorta di “talent” per giovani fantini under 25 che mette a confronto le scuole ippiche dei principali paesi europei.

Il rapporto tra Pisa e il leggendario Ribot è stato molto stretto poiché, durante la sua attività agonistica, al campione purosangue venivano fatti trascorrrere i periodi dello svernamento, da novembre a febbraio, nelle scuderie di Barbaricina, quartiere di Pisa nelle immediate vicinanze del Parco di San Rossore. Il cavallo con le sue vittorie entrò nel mito dello sport fino a diventare un’autentica celebrità, finendo la carriera imbattuto con 16 corse disputate e altrettante vittorie tra il 1954 e il 1956, sulle piste in Italia ma anche a Longchamp (“Prix de l’Arc de Triomphe”) in Francia e ad Ascot (premio “King George and Elisabeth Stakes”), in Inghilterra alla presenza di una giovanissima regina Elisabetta II. A San Rossore