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Cascina, Rollo: “In comune si deve pensare a tappare le buche delle strade e non alla politica internazionale”

Accusato di essere pro Putin per non aver partecipato al voto di un ordine del giorno in consiglio comunale sulla condanna della Russia nella crisi Ucraina, Dario Rollo, ex sindaco reggente e attuale consigliere comunale del gruppo “Valori e Impegno Civico Dario Rollo” risponde ai partiti politici tradizionali e analizza la situazione attuale.

Premesso che ho sempre sostenuto che il consiglio comunale di Cascina si debba occupare dei problemi quotidiani dei cittadini e non occuparsi di questioni internazionali, ma nel momento in cui le forze politiche decidono di presentare un documento ufficiale con oggetto un tema di politica internazionale, allora è corretto che venga valutato in maniera complessiva, analizzando pro e contro e proponendo soluzioni realisticamente realizzabili – afferma Rollo. Questi argomenti non possono essere affrontati seguendo la narrazione mainstream basata sull’emotività pura, priva di analisi geopolitica e militare e persino di memoria storica, perché gli effetti delle azioni potrebbero essere alquanto drammatiche. La crisi in Ucraina era evitabile se l’Europa e gli Stati Uniti avessero affrontato seriamente il problema in passato. La Russia, indipendentemente da ciò che uno pensa, ha una sua politica nazionale ed è un partner commerciale strategico per l’Europa e in particolare modo per l’Italia“.

Prima di prendere determinate posizioni e avallare le scelte fatte dal nostro governo, dall’Europa, dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna, era auspicabile pensare seriamente agli effetti devastanti che tali scelte porteranno nella nostra economia. L’ordine del giorno presentato sosteneva appunto tali scelte e delegava al nostro governo e all’Europa tutte le azioni possibili. L’ipocrisia non mi piace – continua Rollo. Nel mondo ci sono decine e decine di conflitti ma non vi è l’attenzione che invece sta ricevendo la guerra in Ucraina. Aiutare i bambini, le donne e gli anziani che scappano dalla guerra è sacrosanto ma è importante che i rappresentanti del popolo italiano governino nell’interesse delle nostre famiglie, delle imprese, degli artigiani, dei commercianti e dei pensionati italiani. Tutelino la nostra società e i nostri interessi. Gli organismi nazionali e internazionali, tanto osannati nel documento consiliare, hanno elevato sanzioni che si ripercuoteranno principalmente sui paesi europei e in primis sull’Italia. Gli effetti si vedono in questi giorni ma saranno ancora più drammatici nel prossimo futuro. L’aver concesso armi e sistemi d’arma all’Ucraina (senza sapere che fine faranno!) rende l’Italia una nazione cobelligerante e pertanto nemica della Russia.

Abbiamo negato armi al presidente libico Al-Sarraj per fermare l’avanzata del generale Haftar, sostenuto dalla Russia, lasciando campo libero alla Turchia di Erdogan nella Tripolitania e andando a minare i nostri interessi nazionali, così come il diniego dato agli Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita per paura che le armi fossero utilizzate nello Yemen. Oggi però ci troviamo costretti ad andare a trattare con questi Paesi per ottenere un maggior quantitativo di risorse energetiche. Si utilizzano continuamente termini offensivi nei confronti del presidente russo, anche da parte di esponenti di spicco del governo nazionale, ma non meravigliamoci poi di essere stati esclusi dal tavolo nelle trattative, di non giocare alcun ruolo chiave nella risoluzione del conflitto né tantomeno di migliorare i rapporti commerciali ed economici con quel Paese. Perchè spingere la Russia nelle braccia della Cina? Perchè distruggere l’economia europea quando una vera diplomazia, se voluta realmente, è possibile? Questi argomenti devono essere trattati a mente fredda e con lungimiranza altrimenti i danni provocati da scelte frettolose e che provengono esclusivamente dal cuore possono essere devastanti per l’intero sistema Paese nel breve periodo e soprattutto nel futuro. Non ritenendomi ipocrita, ho fatto presente tutti questi aspetti. Se tale ragionamento dà fastidio e non è in linea con il mainstream attuale, è preferibile che chi amministra oggi Cascina pensasse esclusivamente a tappare le buche nelle strade e migliorare il servizio di raccolta rifiuti (che lascia molto a desiderare!) e di non occuparsi di politica internazionale