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San Miniato stringe un patto di amicizia con Casola Valsenio in nome di Stagnàza

Saranno il sindaco Simone Giglioli insieme al consigliere delegato ai gemellaggi Michele Fiaschi e al vice presidente della Pro Loco di San Miniato Matteo Squicciarini, i componenti della delegazione che domenica 13 marzo sarà presente alla “Festa del tartufo primaverile” a Casola Valsenio (Ra) per siglare il Patto d’amicizia tra le due città. Il documento verrà firmato in una cerimonia pubblica alle 14.30, nella sala “G. Spadolini-Vecchi Magazzini” in via Fondazza, alla presenza dei sindaci di Casola Valsenio, Giorgio Sagrini e di San Miniato, Simone Giglioli. Nel corso della cerimonia verrà ricordato il casolano Stanislao Costa, soprannominato Stagnàza, emigrato a fine ‘800 a San Miniato per la bonifica dei boschi. Casolano di origine ma sanminiatese d’adozione, come molti “avventurieri” dell’epoca, a cavallo tra ‘800 e ‘900, oltrepassò l’Appennino in compagnia dei suoi cani, dalla Romagna di confine alla Toscana, ricca di questi particolari e ancora non così rinomati funghi ipogei. Stagnàza arrivò a Balconevisi con altri bonificatori e qui trovò una fidanzata, Amelia Pieragnoli nel dicembre del 1902, decidendo così di stabilirsi definitivamente in zona. Grazie alla sua presenza e a quella degli altri romagnoli, a San Miniato iniziò una curiosità sempre crescente verso il tartufo e la sua ricerca, un prodotto conosciuto ma non considerato dal punto di vista alimentare e nutrizionale, che non veniva commercializzato ma era dato in pasto agli animali delle aziende e delle case. Per celebrare questo pioniere, durante la Mostra del tartufo di novembre, ormai da molti anni è addirittura stato istituito un premio a lui dedicato, consegnato dall’Associazione tartufai delle colline sanminiatesi. “Vogliamo celebrare questo lontano filo rosso che unisce le nostre due comunità e che ancora oggi rappresenta un fondamentale punto di partenza – dichiarano il sindaco Simone Giglioli e il consigliere Michele Fiaschi –. Attraverso questo patto possiamo ricordare, tenere vivo il ricordo e celebrare un personaggio che ha fatto scuola e storia, e per certi versi ha dato una nuova identità economica, sociale e imprenditoriale al nostro territorio. Ringraziamo la Pro Loco di San Miniato che, insieme alla Pro Loco di Casola Valsenio, ha avviato questo percorso già nel 2019, quando una delegazione casolana venne in visita a San Miniato per conoscere e approfondire questo legame. Da qui emerse la volontà di approfondire questa conoscenza in nome di Stagnàza, colui che ci ha trasmesso la cultura del tartufo – e concludono -. La pandemia ci ha costretto ad allungare i tempi per arrivare a questo traguardo ma siamo felici che oggi, a distanza di tre anni, la sottoscrizione di un documento tra le nostre due amministrazioni e comunità diventi realtà, dopo 120 anni da quando il ‘pioniere’ casolano bucò sotto la prima quercia”.