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I lavoratori Geofor sono in procinto di promuovere un nuovo sciopero di 2 giorni per rivendicare giuste condizioni di lavoro in un settore strategico del servizio pubblico ai cittadini, attraverso una mansione molto faticosa e potenzialmente nociva per le maestranze, alla quale andrebbe sempre riconosciuta la preminenza.

Lโ€™elenco delle richieste รจ semplice e chiaro: Mancanza di contenitori nelle zone industriali che costringe gli operatori a usare le mani per la raccolta, un solo operatore sul retro dei camion invece che due, costanti demansionamenti per sopperire alle carenze di personale, nessuna indennitร  per gli operatori telefonici del numero verde, mezzi di trasporto vecchi, insicuri e sporchi, mancanza di democrazia interna a causa della non indizione delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali. A questo va aggiunto un atteggiamento di Retiambiente che discrimina le rappresentanze sindacali non addomesticate alle logiche aziendali, privilegiando la relazione con CGIL CISL e UIL, con le quali รจ stato siglato un protocollo di intesa che esclude USB e COBAS

I sindaci di Pisa, Buti, Capannoli, Calcinaia, Bientina, Ponsacco, Castelfranco di Sotto, Chianni, Montopoli, Santa Croce sullโ€™Arno, Sanata Maria a Monte, Palaia, Vecchiano, Calci, Vicopisano, Pontedera, Cascina, Casciana Terme Lari, San Miniato, di fronte al riemergere dei disservizi causati da una mala gestione Geofor delle attivitร  lavorative interne, hanno pensato bene di sottoscrivere un duro attacco a USB e Cobas che si fanno portatori delle esigenze dei lavoratori.

Le motivazioni dellโ€™attacco sono evidentemente pretestuose, rivendicando una presunta โ€œbenevolenzaโ€ delle amministrazioni e di Geofor verso gli operatori ecologici, reinternalizzati a centinaia dopo anni di precarietร  e discriminazioni contrattuali e salariali.

Vogliamo ricordare ai 19 primi cittadini che la reinternalizzazione in massa del 2019 fu dovuta ad una dura battaglia sindacale – promossa da USB – costata molto cara alle maestranze, costrette a ben 12 scioperi nellโ€™arco dei due anni precedenti, con perdita di salario e disservizi per gli utenti e i cittadini. Solo la lotta ha portato a quellโ€™enorme risultato, non certo lโ€™attenzione di chi avrebbe dovuto risolvere il problema della precarietร  che affliggeva quei lavoratori e continua ad affliggerne altre migliaia nella nostra cittร  e provincia.

Una battaglia esemplare, ignorata dai mass media, dai partiti di regime e dai sindacati complici CGIL CISL UIL, perchรฉ foriera di potenziali altre vertenze contro la piaga della precarietร  diffusa.

I Sindaci accusano invece lavoratori e USB / Cobas di indire lo sciopero per un presunto โ€œposizionamento sindacaleโ€ che sovrasterebbe la vertenza, tentando cosรฌ di mettere in ombra di fronte allโ€™opinione pubblica le giuste rivendicazioni oggetto dello sciopero del 13 e 14 luglio, tra cui anche la legittima richiesta di riconoscimento da parte di Retiambiente.

Potere al Popolo! Pisa appoggia senza indugi il prossimo sciopero dei lavoratori Geofor, essenziale per determinare quel rapporto di forza in grado di ottenere, come nel 2019, risultati confacenti le esigenze di chi garantisce pulizia e sicurezza dei nostri territori.

Invece di spendere 190 milioni per una ennesima base militare sui nostri territori si utilizzino per potenziare Geofor e tutti i servizi pubblici!