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Al via da domani la magia del Monte Pisano Art Festival

Inizia la magia del Monte Pisano Art Festival, sabato 23 luglio alle 21:30, con l’opera Pagliacci, di Ruggero Leoncavallo, una produzione FuoriOpera, in scena nella superba cornice della Certosa di Pisa a Calci. Una messa in spazio essenziale dove lo sfondo è il teatro e la protagonista principale la gelosia. Una ambientazione fatta di guitti, dalla valigia sempre pronta, senza un luogo stabile in cui abitare, ma un non-luogo: “il teatro, uno spazio ben definito”, uno spazio in cui vivere i propri sentimenti e rappresentare il proprio dramma. I personaggi e gli interpreti: Nedda, Eva Corbetta, Canio, Alessandro Mundula, Tonio, Ernesto Morillo, Peppe, Luciano Grassi e Silvio, Daniele Girometti. Pianoforte e concertazione, Andrea D.Gottfried, direttore artistico del Festival, allestimento di Fabio Midolo e scenografia di Chiara Spanò. 
Il programma del Festival (disponibile su montepisanoartfestival.it, ingresso gratuito con prenotazione), dopo attente riflessioni in seguito agli incendi che hanno colpito il Monte in questi giorni, in particolare a Vecchiano, non subisce variazioni e ogni suo evento diventa, oltre a un modo di valorizzare il Monte Pisano in ogni suo paesaggio, scorcio, luogo storico, gioiello architettonico, itinerario e pieve romanica, un modo per essergli ancora più vicino. C’è il profondo e condiviso dispiacere dei cinque comuni delle Terre di Pisa, Vecchiano, San Giuliano Terme, Calci, Vicopisano e Buti, di FuoriOpera e della Strada dell’Olio dei Monti Pisani che hanno prodotto il Festival e al contempo c’è la forte e ferma volontà di essere ancora più vicini al Monte, di proteggerlo, di tutelarlo, di amarlo, di preservarlo e di sensibilizzare ogni persona che lo vive a farlo. Per questo le passeggiate del 24 luglio, a Calci e a Vecchiano, del 27 luglio a Buti, del 29 luglio a San Giuliano Terme e del 31 luglio a Vicopisano, alla scoperta dei tesori romanici di questi luoghi, lungo i tracciati di Itinera Romanica, saranno aperti da un ‘inno al Monte’, che possa coinvolgere i partecipanti e permetta a tutti di essere voce unica e potente a difesa di questa natura tanto ferita quanto meravigliosa.