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Linguaggio inclusivo, il Comune con Pinkriot ArciGay di Pisa promuove un corso per i dipendenti

Un incontro informativo e formativo sul linguaggio inclusivo concentrandosi sulle questioni di genere e tematiche LGBTIQ+ e i loro riflessi sullo svolgimento delle attività dell’Ente pubblico. Questo l’obiettivo del corso che l’assessorato alle Pari Opportunità del Comune di San Miniato ha promosso in collaborazione con i comitati territoriali di Arci Valdarno Inferiore e PinkriotArciGay di Pisa, che si svolge per due pomeriggi nelle sale del Palazzo Comunale e destinato ai dipendenti, per offrire strumenti comunicativi utili per ogni situazione di contatto con l’utenza.“Questo corso nasce dalla necessità di acquisire linguaggi non discriminatori per poter dialogare sia fra dipendenti sia con gli utenti che usufruiscono degli sportelli pubblici per accedere ai servizi – dichiara l’assessora alle pari opportunità Elisa Montanelli -, in accordo anche con quanto indicato dagli obiettivi del Cug (Comitato unico di garanzia), che opera nell’Ente per il rispetto delle pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e agisce contro le discriminazioni. Oltre a tutto il personale del Comune, sono state coinvolte anche le commissarie della Commissione comunale per le pari opportunità, in un progetto che prevede due incontri tenuti da Daniele Serra di Pinkriot ArciGay di Pisa”.

Il primo dei due incontri si è svolto il 25 ottobre ed è stato molto partecipato dai dipendenti comunali dei vari servizi dell’Ente, mentre il secondo appuntamento sarà il 3 novembre“Si tratta di una primo approccio per comprendere un linguaggio che sta velocemente cambiando, con lo scopo di intrattenere con i cittadini relazioni rispettose, un percorso che siamo intenzionati a proseguire – spiega ancora l’assessora -. Il nostro Comune è iscritto alla rete Re.A.Dy. (Rete Nazionale delle Pubbliche amministrazioni Anti Discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) e recentemente ho preso parte all’annuale incontro nazionale che si è svolto a Parma, durante il quale è emersa proprio la necessità, al di là dei percorsi legislativi nazionali, di puntare sulla formazione e la comunicazione. Educare al rispetto delle differenze e alla loro valorizzazione deve essere una priorità per una comunità, così come l’espressione, con linguaggi corretti e secondo un immaginario non stereotipato, risulta uno strumento essenziale nell’epoca della comunicazione costante che si riflette sulla qualità dei servizi dati alla cittadinanza e/o nei rapporti lavorativi fra gli stessi dipendenti dell’Ente. Un’amministrazione in questo può fare molto, presidiando i territori e cercando sempre di inviare messaggi corretti, partendo dalla formazione del proprio personale, per diventare consapevoli di ciò che sta accadendo intorno a noi”.