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Identificato e denunciato il minorenne che aveva aggredito l’autista di bus a novembre

La Polizia di Stato di Pisa ha notificato l’avvio conclusione indagini, atto propedeutico al rinvio a giudizio, nei confronti di un 17enne di Pisa per i reati di lesioni personali aggravate, danneggiamento aggravato e interruzione di pubblico servizio. Intorno alle 19.45 del 9 novembre scorso, come fu ampiamente riportato dalla cronaca cittadina, un autista di un bus urbano nel transitare in via Fermi invitò un adolescente a smettere di fumare sul bus. Questi per tutta risposta raggiunse la cabina di guida e lo aggredì, percuotendolo e rompendogli gli occhiali, cagionandogli lesioni giudicate guaribili inizialmente in una settimana. Solo l’intervento di altri giovani, amici dell’ aggressore, lo convinsero a desistere e a farlo scendere alla successiva fermata in piazza Solferino. Qui, non pago, il teppista scagliò un tombino in ghisa contro l’abitacolo dell’ autobus, danneggiando il finestrino a protezione della postazione del guidatore. Le successive indagini svolte dall’Ufficio Prevenzione Generale e dalla Squadra Mobile, effettuate attraverso la acquisizione di testimonianze ed altri riscontri di identità, hanno consentito di ricostruire la dinamica così come riportata nelle denunce sporte in Questura dall’autista e dalla società Autolinee Toscane, ed anche di identificare i componenti del gruppo di adolescenti di cui faceva parte l’ aggressore. Gruppo già investigato in precedenza dalla Sezione della Squadra Mobile della Questura che si occupa delle cosiddette “baby gang” per furti ed estorsioni in danno di altri adolescenti, e che dunque ha saputo dare un nome a un volto a tutti i componenti. E proprio per pregressi fatti criminosi, il 17enne aveva ricevuto nella scorsa estate dal Questore di Pisa un Daspo Willy, che gli inibiva di accedere ai locali pubblici ubicati in viale Gramsci, dove invece gli investigatori della Squadra Mobile lo hanno “pizzicato” per notificargli l’atto emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni. Il turbolento adolescente ha così rimediato una ulteriore denuncia alla Procura della Repubblica per questa ultima violazione.