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Il Comitato di zona di Via Garibaldi denuncia lo smantellamento illecito dell’Area Verde SQ1 presso l’Ist. Matteotti

Al n. 194 di via Garibaldi a Pisa, presso l’Istituto Matteotti, è in corso lo smantellamento dell’Area Verde SQ1, qualificata satura, inedificabile nel regolamento urbanistico.
È stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa per contestare la
costruzione illecita della nuova palestra dell’Istituto Matteotti.
Dotare di una palestra l’Istituto Matteotti in via Garibaldi a Pisa, non significa devastare un’Area Verde
indispensabile nella zona, né negare agli abitanti il diritto di vivere la propria vita di lavoro, di studio e di riposo.
Fin dal 2019 i residenti hanno fatto presente alla Provincia che si tratta dell’Area Verde SQ1, satura, inedificabile, sita in una zona invivibile che si connota per gli annosi problemi ambientali, per carenza di opere urbanistiche come aree verdi con alberi di alto fusto, una rete stradale insufficiente a reggere il peso del cospicuo traffico quotidiano, concentrazione di edifici di pubblica utenza, mancanza di parcheggi, né c’è spazio per piste ciclabili.
Nell’ufficio tecnico della Provincia viene replicato che era già stato proposto al Comune di costruire la palestra in un’area prospiciente la scuola, ben ventilata, dotata delle infrastrutture necessarie ed hanno indirizzato i residenti a sostenere presso il Sindaco la suddetta richiesta della Provincia. Poiché però non sono stati ricevuti, anche a causa della pandemia, ad entrambi gli enti sono state inviate relazioni dettagliate in merito.
Successivamente, la consultazione degli atti e della relazione tecnica (del Geometra) svolte dall’Avvocato
Giancarlo Altavilla, hanno messo in luce che il progetto si fonda su un accordo avvenuto tra il Dott. Massimiliano Angori, Presidente della Provincia ed il Sindaco, Dott. Michele Conti e su una procedura viziata in quanto non sono state rispettate le norme.
In effetti la zona di via Garibaldi è talmente costruita che non dispone degli spazi aperti e liberi previsti dal piano regolatore per programmare le opere urbanistiche indispensabili al nuovo insediamento della palestra: strade per smaltire il traffico del carico viario relativo alla funzionalità del fabbricato, marciapiedi, parcheggio rapportato alle migliaia di utenti ed una vasta area verde dove inserirla.
La palestra e le suddette opere non sono state previste nel regolamento urbanistico. Ne consegue che la
costruzione è illecita, che sono stati violati i diritti dei cittadini a vivere in un ambiente le cui criticità siano state ridotte e le basilari risorse, come vegetazione, qualità dell’aria, suolo permeabile alla pioggia, “tranquillità” della SQ1, siano mantenute.
“Tranquillità”, tutelata dalla Direttiva 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio.
Senza le regolari opere urbanistiche la palestra, ad uso anche del CONI regionale, di tutte le scuole, della
comunità urbana e di 250 spettatori, causerebbe un enorme traffico aggiuntivo, sovraccaricando la viabilità delle strade già congestionate di via Garibaldi e circondario.
La costruzione della nuova palestra, comporterebbe la soppressione del suolo prezioso della SQ1 che assorbiva l’acqua piovana, la quale, filtrando nel sottosuolo, umidificava quello degli edifici intorno all’Area e le strade asfaltate del circondario evitando il pericoloso prosciugamento del suolo, prodromo di abbassamento del terreno e di lesioni ai muri.
Nella SQ1, che è un recinto semichiuso da edifici che limitano la ventilazione, la costruzione della palestra, non solo costituisce un ulteriore ostacolo alla circolazione dell’aria che abbassa la temperatura dei fabbricati in buona parte pubblici, ma riversa anche sulle residenze il proprio calore accumulato e quello dei potenti climatizzatori in funzione h24. E di tali impianti si prevede una crescita da 1.6 a 5.6 miliardi, fatto che costituisce un problema di
salute pubblica da mitigare, secondo l’Asvis, puntando su 227 milioni di piantumazioni per ridurre impatti
ambientali, quelli del calore, della siccità, della distribuzione disequilibrata delle piogge del clima odierno.
Con l’appello al sig. Sindaco a reperire un’Area adeguata per la palestra, come da precedente proposta della Provincia, sono state raccolte 348 firme di sostegno dei cittadini che hanno acquisito cognizione della cruciale importanza del Verde per prevenire e diminuire le calamità.
La cementificazione dell’Area Verde ha sconvolto la vita delle persone, sottoposte al peggioramento ed al rischio di nuove, gravi malattie e perciò gravando sul SSN e sul personale ospedaliero pesantemente affaticato.
Confidiamo nella giustizia per poter essere salvaguardati da un futuro invivibile di sofferenze iniquamente inflitte.