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San Miniato, celebrazioni del 22 luglio, consegnata la cittadinanza onoraria ai parenti delle 55 vittime

Una grande partecipazione alle celebrazioni del 22 luglio, nel 79esimo anniversario delle vittime della strage del Duomo, avvenuta il 22 luglio 1944, in cui persero la vita 55 persone. La mattinata, organizzata dal Comune di San Miniato e dalla Diocesi, si è aperta con i saluti delle autorità presenti, il presidente del consiglio comunale Vittorio Gasparri, il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, l’assessora regionale alla cultura della memoria Alessandra Nardini, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, il vescovo Giovanni Paccosi, Barbara Pugliese capo di gabinetto del Prefetto di Pisa e il consigliere delegato alla memoria Michele Fiaschi. Presente anche l’assessore del Comune di Livorno Simone Lenzi, come rappresentante della Città che, dopo San Miniato, ha registrato il maggior numero di morti tra le vittime della strage (10 persone). Dopo i saluti, nel momento esatto dello scoppio dell’ordigno, alle 10, è stato osservato un minuto di silenzio mentre le campane della chiesa suonavano e il sindaco ha letto i nomi delle vittime. Tanta la commozione durante la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai parenti delle vittime, atto sancito a votazione unanime durante il consiglio comunale dell’8 novembre 2022, alla quale hanno assistito anche alcuni superstiti di quella strage, con molti familiari venuti anche da fuori regione. La cerimonia è proseguita con il corteo che dai Loggiati di San Domenico si è spostato fino a piazza del Duomo dove è stata deposta la corona di alloro e, a conclusione della cerimonia, il vescovo Paccosi ha celebrato la messa di suffragio in Cattedrale.

La strage del Duomo è successa 79 anni fa, il prossimo anno celebreremo l’anniversario tondo degli ottant’anni. Sono tanti ottant’anni, spesso quasi una vita, a volte molto meno di una vita – ha commentato il sindaco Giglioli -. I testimoni oculari di quel tragico eccidio nella nostra Cattedrale, dove morirono oltre cinquanta cittadini e cittadine, indifesi e impauriti dalle drammatiche vicende della seconda guerra mondiale, sono rimasti pochissimi. Eppure ogni anno ci rendiamo conto di quanto quel drammatico avvenimento sia ancora presente nell’anima e nella memoria della nostra comunità. Siamo onorati di aver conferito la cittadinanza onoraria a queste persone e di condividere questa scelta dell’amministrazione comunale con le tante famiglie colpite direttamente da quel tragico episodio bellico, consapevoli che questa pergamena non placa certo il dolore della perdita, ma addolcisce il ricordo e rinfresca la memoria”.