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Mercato di Cascina: la replica di Bice del Giudice al direttore di Confcommercio Pisa, Federico Pieragnoli

“Leggo le parole del direttore di Confcommercio, Federico Pieragnoli, con la benevolenza dovuta a chi non è nuovo ad uscite scomposte e comunque senza stupore, in considerazione della relativa  propensione all’uso di toni e metodi che non mi appartengono. A noi i fatti, ad altri le polemiche e le sterili strumentalizzazioni ideologiche”. Inizia così la replica di Bice Del Giudice, assessora al commercio del Comune di Cascina, al direttore di Confcommercio Pisa. “La concertazione – ricostruisce i fatti Bice Del Giudice –, condotta con i rappresentanti degli operatori commerciali ambulanti per la riorganizzazione del plateatico del mercato di Cascina del giovedì, è stata avviata dall’amministrazione comunale lo scorso 24 novembre ed è proseguita con gli incontri del 19 gennaio, del 14 marzo e del 6 giugno. Al tavolo di concertazione dello scorso 25 luglio erano presenti per l’amministrazione comunale, oltre alla scrivente, la responsabile dell’ufficio commercio e due agenti di polizia municipale. Quindi Alessio Giovarruscio e Alessio Melai per Confcommercio Pisa e Claudio Del Sarto e Mirco Sbrolli per Confesercenti Toscana e Anva Confesercenti. In apertura della riunione, Giovarruscio ha contestato la legittimazione dei rappresentanti di Confesercenti Pisa, Del Sarto e Sbrolli, a partecipare al tavolo di concertazione e quindi la regolarità della riunione. La contestazione è apparsa chiaramente infondata e la concertazione avrebbe dovuto e potuto proseguire alla presenza degli intervenuti legittimati a prendervi parte in virtù del potere di rappresentanza degli operatori commerciali, anche ambulanti, spettante a Confesercenti Toscana, in quanto organizzazione di carattere regionale e ancor prima nazionale, svincolata da articolazioni territoriali. Invece la posizione di assoluta rigidità dei rappresentanti di Confcommercio Pisa, rispetto alla presenza di Del Sarto e Sbrolli per  Confesercenti Toscana, mi ha imposto di chiudere la riunione per evitare inaccettabili strumentalizzazioni degli interessi dei commercianti ambulanti da tutelare. Perché a noi quello che sta a cuore è solo ed esclusivamente l’interesse degli operatori commerciali, essendoci peraltro ben noto il contenuto delle norme di riferimento che conosciamo e non interpretiamo pro domo proprio”.

“A riprova dell’importanza della concertazione rimandata – aggiunge l’assessora al commercio –, nella riunione del 25 luglio sarebbero stati discussi l’opportunità della coesistenza o meno su Piazza Gramsci di posteggi alimentari e non alimentari e di produttori agricoli, il numero di posteggi da eliminare a fronte delle intervenute decadenze e il numero di posti da lasciare alla spunta, il possibile spostamento dei posteggi di fronte all’ufficio anagrafe su Viale Comaschi, nel tratto della biblioteca. Nello stesso incontro di concertazione avremmo dovuto discutere per individuare il criterio fisso da osservare in ogni caso di spostamento temporaneo dei posteggi, sia per le ipotesi assai frequenti ed attuali e di installazione di ponteggi, sia per le ipotesi di lavori stradali urgenti. Per ciascuno degli argomenti peraltro l’ufficio tecnico del Comune di Cascina aveva predisposto una planimetria, che sarebbe stata esibita alla riunione”.

Infine Bice Del Giudice respinge al mittente l’attacco personale. “Un confronto su queste molteplici questioni sarebbe stato certamente più importante, utile e proficuo di una bagarre ideologica. Se ‘non avere senso delle istituzioni’ significa avere senso di responsabilità e di rispetto per gli interessi di tutti gli operatori economici, pur nel rispetto delle norme, se significa non avere bisogno di palcoscenici gratuiti, non aver bisogno di dare sfogo a malumori sopiti, se significa rispettare il lavoro degli uffici comunali e applicare le norme, conoscendole, io sono senza dubbio ben lieta di non averne”.