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Potere al Popolo critica la decisione del governo di interrompere il reddito di cittadinanza

In Toscana più di 42mila persone coinvolte, quasi 23mila i nuclei familiari che secondo l’Inps hanno usufruito del sostegno a giugno con un importo medio di 533,75 euro. A Pisa sono oltre tremila le famiglie interessate. Da agosto, si troveranno senza la loro unica entrata e saranno costrette ad accettare qualsiasi offerta di lavoro, anche la più sottopagata.

Con la sospensione del reddito, il governo Meloni dichiara guerra ai poveri che, nella sua propaganda ha sempre definito “fannulloni”, ma non fa nulla contro la povertà. Dall’altra parte, infatti, continua a rifiutare ogni proposta di salario minimo, a favorire la pace fiscale con gli evasori fiscali, a sostenere le grandi aziende che macinano profitti e a finanziare la guerra, aumentando la spesa militare.

Da agosto, 169mila famiglie saranno più ricattabili e costrette ad accettare qualunque offerta di lavoro arrivi, anche quelle sottopagate, perché si ritroveranno senza alcuna fonte di reddito, in un paese dove non esiste un salario minimo a causa dell’ostruzionismo della destra e delle false promesse del centrosinistra.

Il governo Meloni fa la guerra ai poveri, ma intanto propone la pace fiscale per gli evasori e per le grandi imprese, che macinano profitti su profitti. È un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri e dà ai ricchi, ad esempio GS-Carrefour ha potuto godere di uno sconto di 15 milioni di euro su una cifra che doveva restituire allo stato in virtù di una frode fiscale, grazie alle sanatorie della finanziaria di dicembre 2022. I principali quotidiani delle destra italiana hanno commentato lo stop al sussidio scrivendo che è “finita la pacchia”, ma non ci hanno mai detto quanto percepiscono di finanziamenti pubblici dallo Stato e dalle nostre tasse. Né sappiamo quante imprese campano solo grazie ad aiuti, incentivi, scontI fiscali.

Ad esempio, Libero nel 2021 ha incassato quasi 3,9 milioni di euro e nel 2020 quasi 5,5 milioni di euro. Insomma, sono loro che fanno la pacchia grazie alle nostre tasse.

Domani alle 11, Potere al Popolo sarà in presidio a Pisa, in Piazza Guerrazzi, davanti alla sede dell’Inps, al fianco dell’Unione Sindacale di Base, contro questa decisione del governo che, come un Robin Hood al contrario: toglie ai poveri, per dare ai ricchi. La lotta per un lavoro sicuro e stabile, per il diritto ad un salario minimo di 10 euro l’ora, per un reddito garantito è una battaglia di tutte e tutti!