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I giochi di carte della tradizione toscana

L’Italia ha una storia ricca di tradizioni, di usi e di costumi che narrano il passato di un popolo e che permettono anche di offrire una chiave di lettura dell’essenza di un territorio rispetto ad un altro. Questo vale per tanti settori dello scibile umano, dalla cucina al modo di vestire, dalle usanze tipiche al dialetto. Ma anche il mondo dell’intrattenimento e dello svago ha un ruolo chiave in questo senso e i giochi di carte sono una vera e propria espressione delle tradizioni popolari. In questo contesto la Toscana non fa eccezione, anzi. Come ben sappiamo la regione è stata determinante nella creazione dell’Italia che conosciamo dal punto di vista artistico, culturale e linguistico, ma d’altra parte ha sempre mantenuto i propri connotati tipici locali e li ha conservati gelosamente, anche in quelli che sono i passatempi e le occasioni di svago, come i giochi di carte tipici della tradizione regionale che possono essere ad esempio la “bassetta” e “minchiate”. Sono giochi antichi, di cui restano tracce solo in Toscana e che difficilmente possono essere ritrovati sui siti di giochi digitali. Nel mondo dell’online solitamente si trovano titoli più comuni e popolari come il poker, il blackjack ma anche giochi italiani come la scopa, il gioco del solitario online, o il sette e mezzo, ma di certo il digitale non insegue quelle che sono le tradizioni popolari più antiche regionali. Eppure ancora oggi c’è chi preferisce, sedersi attorno a un tavolo, prendere in mano un classico mazzo di carte e passare ore di divertimento insieme ai propri amici con i giochi della tradizione.

Bassetta

Uno dei giochi più antichi della tradizione toscana è “Bassetta”, risalente, si pensa, addirittura al quindicesimo secolo. Un gioco che dalla Toscana si è diffuso in tutta Europa anche perché si trattava di un gioco semplicissimo dove la carta più alta vince. Un passatempo così diffuso che persino Lorenzo il Magnifico ne fa citazione nei suoi celebri “Canti Ciarnascialeschi”. Ma ad un certo punto divenne illegale così, col tempo, ne scomparvero le tracce per essere sostituito da un altro gioco, il Faraone. Anche questo è un gioco estremamente semplice da mettere in pratica dove basta un piano d’appoggio, un mazzo di carte e tanti amici con cui giocare. In questo gioco il mazziere mette le carte sul tavolo e si inizia a puntare su una o più carte coperte ricevute in fase di distribuzione delle tessere. A questo punto il mazziere estrae altre carte e man mano tutte le carte uguali alla prima estratta perdono, quelle uguali alla seconda vincono.

Minchiate fiorentine

Ha un nome molto particolare ma il gioco delle “minchiate fiorentine” fa parte di quelle tradizioni toscane che vengono tramandate ancora oggi per non perdersi nel tempo. ma anche l’eredità popolare. In questo gioco, che in qualche modo è legato al gioco dei tarocchi con il suo mazzo particolare, serve appunto un mazzo di carte che abbia 97 carte, 56 semi e 41 trionfi. Le regole sono molto complesse ma lo scopo del gioco è quello di catturare un certo tipo di tessere facendo dunque punti con le prese e con combinazioni di carte, ovvero le versicole. Si gioca finché non terminano le carte e alla fine del giro si contano i punti raccolti e chi ha il punteggio più alto vince la mano.