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Il Pisa in dieci agguanta il Cosenza in pieno recupero con Caracciolo

Il Pisa si presenta a Cosenza con un’emergenza infinita, infatti oltre agli assenti per infortunio e ai tre squalificati, nella mattinata ha dovuto far a meno pure dell’unico acquisto del marcato di riparazione appena concluso, Bonfanti, vittima di un attacco influenzale. Aquilani conferma il suo credo calcistico, con il 4-2-3-1, rilanciando a centrocampo Tourè, al centro di molte voci di mercato che lo volevo in partenza anche in Serie A, al fianco di Marin. In attacco Moreo alto a sinistra con Mlakar a sostituire Bonfanti; Torregrossa parte dalla panchina al suo posto Valoti capocannoniere della squadra.

Partita moscia e senza sussulti nel primo quarto d’ora in sintonia con un silenzio sugli spalti degno da partita da amatori. Al 15esimo iniziano a farsi sentire i tifosi e si svegliano le squadre: ci prova al 18esimo il Cosenza con un tiro da fuori area di Mazzocchi che Loria para in due tempi. Al 23esimo è Marin a rischiare il secondo autogol della stagione: cross di Marras, Marin intercetta con il tacco e la palla vola di poco sopra la traversa. Al 28esimo primo sussulto degno di cronaca del Pisa: sulla sinistra Arena recupera una palla a centrocampo, si fa tutto il campo da solo palla al piede, entra in area ed incrocia il sinistro che purtroppo finisce poco distante dal palo. Al 44esimo arriva il secondo giallo della partita per un giocatore nerazzurro sempre allo stesso giocatore: Calabresi sbaglia il tempo dell’intervento a centrocampo su Florenzi e cicca la palla e prende in pieno il piede della stellina calabrese, rosso e Pisa in dieci. Riprede il gioco e Praszelik, già ammonito, commette un fallo simile su Marin, l’arbitro fischia il fallo ma non estrae il giallo facendo irritare tutti i componenti nerazzurri in campo e in panchina.

Inizia il secondo tempo con Beruatto che torna in campo al posto di Arena, riportando subito la difesa a quattro e rinunciando ad un esterno. Caserta invece strategicamente lascia negli spogliatoi Praszelik evitandogli un nuovo giallo, mettendo al suo posto Pippo Calò. Al 48esimo il Pisa si addentra in area, palla a Barbieri che tenta il cross ma la palla rimbalza sulla mano di Gyamfi che rotola a terra. L’arbitro assegna il rigore per i nerazzurri ma poi va al Var e cambia idea. Al 56esimo situazione inversa, è Frabotta a chiedere un rigore per un intervento di Tourè in area, l’arbitro lascia correre, poi attende un check al Var che asseconda la sua scelta iniziale, niente rigore. Al 60esimo azione sulla sinistra da parte del Cosenza, palla in mezzo all’area per la bestia nera del Pisa, Tutino che col mancino colpisce il palo interno ed entra in rete, battuto Loria. Partita che si addormenta; il Pisa prova a cambiare qualcosa con i cambi: fuori un impalpabile Valoti per Piccinini e poi dentro Veloso per un sacrificato Moreo, ma non cambia nulla. Veloso ottiene subito un giallo alla prima occasione. Infine escono Mlakar e Marin per Torregrossa e Masucci. Il Cosenza attende e prova a colpire di rimessa, ma senza grossi sussulti. All’82esimo punizione sulla destra per il Pisa: Veloso mette in mezzo per il colpo di testa di Canestrelli di poco fuori. Al 94esimo l’occasione più ghiotta di tutta la partita per il Pisa: angolo battuto da Veloso palla di testa a colpo sicuro per Tourè che Micai miracolosamente riesce a deviare in calcio d’angolo. Al 95esimo il Pisa pareggia con Caracciolo: Tourè dalla destra mette la palla in area, Masucci tutto cuore con una rovesciata evita che la palla termini sul fondo e la mette in mezzo dove Caracciolo da terra con una mezza sforbiciata conclude a rete. La partita termina qua.

Scialbo pareggio, agguantato all’ultimo tuffo da parte del Pisa in una gara moscia tra due squadre che, per quel visto oggi, meritano di orbitare nella zona bassa della classifica. Il Pisa si attacca ancora una volta alla sfortuna – per ultima l’influenza di Bonfanti – e alle scelte arbitrali discutibili. Ma dopo 23 partite non basta più. Einstein diceva che era follia fare sempre le stesse cose aspettandosi risultati diversi.

COSENZA (4-2-3-1): Micai; Gyamfi (20′ st Viviani), Venturi, Camporese, Frabotta; Praszelik (1′ st Calò), Zuccon (10′ st Voca); Marras, Mazzocchi, Florenzi (10′ st Forte); Tutino (32′ st Antonucci). A dis. Marson, Fontanarosa, D’Orazio, Crespi, Occhiuto, Novello, Barone. All. Caserta.

PISA (4-2-3-1): Loria; Calabresi, Canestrelli, Caracciolo, Barbieri; Touré, Marin (37′ st Torregrossa); Arena (1′ st Beruatto), Valoti (18′ st Piccinini), Moreo (30′ st Veloso); Mlakar (37′ st Masucci). A dis. Vokovic, Campani, Leverbe, Hermannsson, Trdan, Raychev, Barberis. All. Aquilani.

ARBITRO: Kevin Bonacina di Bergamo.

RETI: 60′ Tutino (C); 95′ Caracciolo (P).

NOTE. Espulso Calabresi (P) per doppia ammonizione; ammoniti: Praszelik (C), Calò (C), Tutino (C), Forte (C), Veloso (P).