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Pisa, operazione antidroga della polizia: 8 persone fermate per accertamenti, 2 arrestati e 3 espulsi

Nella notte appena trascorsa, sino alle prime luci dell’alba, la Polizia di Stato di Pisa ha condotto un’operazione di controllo del territorio finalizzata alla prevenzione ed al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacente.
L’operazione che è stata incentrata, su indicazione del Questore di Pisa, sui quartieri di Porta Fiorentina, San Marco e della Stazione ha visto coinvolti decine di poliziotti che per ore, incessantemente, hanno osservato, perlustrato e pattugliato i luoghi maggiormente colpiti dal fenomeno.
La prima azione, alle due di notte, è stata condotta nella nota via Mascagni quando, durante un controllo, sono stati fermati dagli uomini della Squadra Volante due cittadini nigeriani. All’atto del controllo uno dei due, 35 enne, è risultato destinatario di una cattura per varie attività di spaccio condotte in queste ed altre province del capoluogo. L’uomo è stato tratto in arresto ed associato presso la casa circondariale Don Bosco. il connazionale, fermato insieme a lui, è stato portato in Questura e, risultato privo di permesso di soggiorno, è stato sottoposto a provvedimento d’espulsione.
L’attività della Polizia è proseguita lungo il corso della notte. Sotto la lente di ingrandimento degli agenti della Squadra Volante era finito infatti, da diverso tempo, un appartamento collocato in una traversa di via Vespucci, nelle immediatezze via Cattaneo.
Da alcuni giorni pervenivano segnalazioni da parte di cittadini residenti nella zona di un consistente via vai di stranieri di nazionalità magrebina, verosimilmente dediti allo spaccio, che risultavano occupare abusivamente un immobile sito al primo piano di una piccola palazzina.
L’immobile, qualche giorno prima, era già stato oggetto delle attenzioni da parte della Polizia ma, durante il primo intervento, gli occupanti erano riusciti a darsi alla fuga lanciandosi dalla finestra prima all’ingresso all’interno dei poliziotti. Dentro l’immobile, allora, venne rinvenuto soltanto un ingente quantitativo di sostanza da taglio.
L’insuccesso del primo intervento non ha comunque fatto perdere d’animo gli investigatori.
Ed infatti, alle 7 di questa mattina, è stato dato il via al secondo tentativo.
Chiuse tutte le vie di fuga intorno al perimetro della casa, alcuni poliziotti si sono recati all’ingresso dell’immobile. Trovata la porta aperta con evidenti segni di forzatura, gli agenti hanno fatto ingresso e, nel corridoio, hanno intercettato subito una persona che, alla loro vista, ha iniziato ad urlare in direzione di altre stanze la parola “Polizia” più e più volte. A quel punto i poliziotti hanno iniziato una bonifica dell’appartamento, all’interno del quale sono stati rintracciate sei persone, tutte di nazionalità tunisina.
Sul tavolo del soggiorno, gli investigatori hanno notato subito, ancora evidenti, le tracce di confezionamento di dosi che erano state da poco preparate. A quel punto, è scattata la perquisizione dell’immobile.
Gli agenti hanno perlustrato ogni singolo pertugio dell’abitazione. L’attività non aveva prodotto alcun risultato, sino a quando i poliziotti non hanno messo a setaccio la cucina. Smontata la cappa posta al di sopra del piano cottura, al suo interno gli agenti hanno trovato numerosi involucri contenenti cocaina, eroina in cristalli e hashish, per circa 50 grammi, quantitativo sufficiente a produrre 100 dosi di sostanza stupefacente.
I sei soggetti, che non manifestavano più la stessa serenità delle fasi antecedenti al rinvenimento, sono stati a quel punto tutti fermati e portati in Questura per approfondimenti.
Alla fine uno dei sei soggetti, che era stato trovato nella disponibilità diretta di una bilancina di precisione e di un ingente quantitativo di sostanza da taglio, un tunisino 30enne con numerosi precedenti per spaccio, è stato tratto in arresto per il reato di detenzione con finalità di spaccio. Altri due tunisini, presenti nell’immobile, sono stati espulsi perché risultati irregolari sul territorio nazionale.
Dagli approfondimenti esperiti è emerso come l’immobile non fosse abusivamente occupato, ma regolarmente locato dal proprietario, un italiano, ad uno dei soggetti trovati nell’abitazione al momento del controllo, che è risultato titolare di permesso di soggiorno e in possesso di regolare contratto di locazione registrato all’agenzia dell’entrate.
Questa mattina l’arrestato è stato processato secondo il rito direttissimo, nell’ambito del quale il giudice ha convalidato l’arresto e ha condannato l’arrestato alla pena di due anni di reclusione.