Il collega Paolo Comba, nel suo editoriale su “calciofemminileitaliano.it”, affronta un tema che anche noi abbiamo riproposto piu volte nel corso delle puntate de “Il lato rosa del calcio”:
Più gare di calcio femminile si guardano, nei rispettivi campionati, e più uno si rende conto della differenza con le gare “al maschile”. Si può e si potrà sempre sostenere, che ovviamente, ci sono molte differenze tra le squadre maschili e femminili e non solo quelle ovvie del loro genere e della loro retribuzione.
Ma una differenza principale che si nota nel corso degli anni, guardando entrambi, è il modo in cui quando gli uomini vengono placcati (se non seriamente ovviamente) rotolano, rotolano e rotolano finché non si stancano, o l’arbitro ha fischiato o la palla è stata messa a lato, per concedere l’ingresso in campo dello “staff medico”. Ma in molti dei giochi femminili che ho visto, quando le donne vengono placcate, il più delle volte e più spesso degli uomini, si rialzano subito e continuano come se niente fosse.
vi abbiamo riproposto un estratto.
Fonte: calciofemminileitaliano.it