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Ecco il primo Rapporto di sostenibilità del Comune di San Giuliano Terme presentato ad Agrifiera

San Giuliano Terme è a tutti gli effetti un “Comune Sostenibile”. Entrato a far parte della Rete dei Comuni Sostenibili già da qualche tempo, siamo giunti alla presentazione del primo Rapporto di sostenibilità che lo riguarda, vale a dire la “fotografia” delle politiche ambientali e sostenibili. Ieri, lunedì 22 aprile, nel contesto di Agrifiera, la kermesse dedicata all’ambiente e all’agricoltura nella frazione di Pontasserchio, ha avuto luogo la presentazione dei dati relativi al monitoraggio, illustrati dal direttore tecnico della Rete e curatore della reazione dei Rapporti di Sostenibilità, Maurizio Gazzarri.

Il Rapporto di sostenibilità del Comune di San Giuliano Terme e come funziona

La Rete dei Comuni Sostenibili, analizzando i dati forniti dal comune e da istituti di ricerca come l’Istat, ha stilato questo Rapporto, che valuta 78 indicatori, la maggior parte dei quali su materie di stretta competenza dei comuni. Gli indicatori sono stati elaborati dalla Rete, con la collaborazione di ASviS, mentre il progetto di monitoraggio è stato messo sotto la lente di ingrandimento dal Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea quale buona pratica da esportare in altri paesi europei. La Rete dei Comuni Sostenibili – lo ricordiamo – è aperta a tutti i comuni, unioni dei comuni, province, città metropolitane e regioni, di qualunque colore politico sia l’amministrazione in carica.

Nel dettaglio, i numeri del Rapporto di sostenibilità 2023 del Comune di San Giuliano Terme dicono che tra gli indicatori di tipo quantitativo di competenza comunale, cioè quelli misurabili con tendenze numeriche, circa il 74% ha tendenza positiva relativamente all’ultimo anno disponibile. Particolarmente significativi, ad esempio, l’aumento a circa il 16% di superficie dedicata all’agricoltura bio, all’80% di occupazione femminile, riducendo quindi il gap di genere, la riduzione dei rifiuti urbani pro capite, l’occupazione dei posti negli asili nido, la riduzione del consumo di suolo e la rete di videosorveglianza comunale. Tra gli indicatori qualitativi con tendenza positiva, da sottolineare l’aliquota Irpef pari a zero per i redditi inferiori a 12 mila euro, la presenza di un centro anti violenza, la tempestività nel pagamento delle fatture ai fornitori, che avviene con dieci giorni d’anticipo rispetto alla scadenza, e il potenziamento degli strumenti digitali per i pagamenti.

“San Giuliano Terme si caratterizza per essere una realtà già molto solida dal punto di vista delle politiche ambientali e di sostenibilità – commenta Maurizio Gazzarri (nella foto), direttore tecnico della Rete dei Comuni Sostenibili e curatore della redazione dei Rapporti di sostenibilità –, e lo abbiamo potuto constatare fin dall’inizio della nostra collaborazione con l’ente termale. Il Comune ha, però, messo in campo molte iniziative per migliorare ulteriormente, per cui la tendenza del prossimo rapporto farà certamente registrare un ulteriore miglioramento. Farsi ‘misurare’, per un comune, vuol dire fare propria la consapevolezza che ci sono temi ormai non rimandabili e da affrontare con urgenza, serietà e responsabilità. Perciò complimenti al Comune di San Giuliano Terme, ringrazio l’amministrazione comunale e gli uffici per la grande collaborazione”.

Cos’è la Rete dei Comuni Sostenibili

La Rete dei Comuni Sostenibili è un’associazione nazionale senza scopo di lucro aperta all’adesione di tutti i comuni italiani e unioni di comuni, a prescindere dalla dimensione, collocazione geografica e colore politico dell’amministrazione comunale. Dal 2023 è aperta anche all’adesione di province, città metropolitane e regioni. L’associazione promuove politiche per la sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica, con un progetto innovativo e concreto, valorizzando le buone pratiche e accompagnando le amministrazioni locali alla territorializzazione e al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu.
È nata nel 2021 su iniziativa dell’Associazione delle Autonomie Locali Italiane (ALI), Città del Bio e Leganet, in collaborazione con ASviS, l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile, e in sinergia con il Joint Research Centre della Commissione europea. Hanno aderito oltre 100 enti locali ed è in costante espansione.

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